Zapatero si lascia sfuggire una frase “fuera de antena”: “la tensione ci conviene”

In vista delle elezioni del 9 marzo, il leader socialista, fautore dell’opposizione tranquilla, scopre a microfoni aperti (ma senza saperlo) le sue strategie: mantenere alta la tensione e drammatizzare lo scontro


Alzare la tensione dello scontro per prevalere nella campagna elettorale. Era questo, probabilmente, da quanto si deduce, l’intenzione di Josè Luis Zapatero, premier spagnolo dal 2004, in vista del voto del prossimo 9 marzo. Il suo avversario, Mariano Rajoy, del partito popolare, era stato accusato dal leader socialista di essere il fautore dell’“opposizione più distruttiva e intollerante nella storia della Democrazia”. Alla fine, però, il buon “Zapa” è caduto nel tranello. Non si sa se sia trattato di una trappola studiata o di una tragica fatalità ma, lo scorso giovedì, in occasione di un’intervista per la rete “Cuatro”, al termine dei 50 minuti di diretta, il presidente spagnolo si era avvicinato al giornalista Gabilondo e, convinto d’avere il microfono spento, aveva risposto alla sua domanda circa l’andamento dei sondaggi elettorali. “Va bene, va bene. Ma credo che a noi convenga che ci sia tensione…”. “Conviene moltissimo”, condivide il giornalista. “Comincerò, a partire da questo fine settimana, a drammatizzare un po’. Ci conviene molto. Se no la gente…” è stata la risposta di “Zapa”, che però aveva il microfono acceso e non lo sapeva. Come ovvio in un periodo caldo ci campagna elettorale le frasi hanno fatto il giro del Paese, e non solo. Zapatero, da sempre ritenuto un politico pacato, uno che “parla sempre ma non si arrabbia mai”, ha un po’offuscato la sua immagine con quest’uscita non felicissima ma, evidentemente, strumentalizzata dai media. Il giorno seguente, poi, intervistato in radio per “Onda cero”, ha spiegato il significato delle sue parole. “Non abbiamo ancora vinto – ha spiegato – la tensione che ci conviene è quella che mobilita e spiega agli elettori che la posta in gioco per il 9 marzo è alta. È una spiegazione assolutamente ovvia”. Dall’altra parte, comunque, Rajoy non ha commentato la gaffe del presidente, mentre i media conservatori lo hanno messo alla gogna. In vista dell’election day, comunque, i socialisti sono dati in vantaggio dai sondaggi, anche se i popolari paiono in rimonta. (Giuseppe Colucci per NL)

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