Il potere del web è infinito. Supera, addirittura, i cosiddetti poteri forti, supera le barriere censorie, porta a galla questioni, scandali e quant’altro, magari sepolti da anni. E’ quanto accaduto nelle ultime settimane su YouTube: il fenomeno del web ha portato a galla un documentario della Bbc, andato in onda un anno e mezzo fa, che parla di come, in passato, il Vaticano avrebbe passato sotto silenzio un certo numero di scandali riguardanti presunte violenze sessuali e non, da parte di preti, ai danni di bambini. In particolare, racconta di come la Chiesa avrebbe in qualche modo concorso a coprire i sacerdoti responsabili di questi crimini, in occasione dello scandalo che coinvolse la diocesi di Ferns, contea di Wexford, in Irlanda. La cosa più agghiacciante che si evince dal video riguarda il “Crimen Sollicitationis”: un presunto documento segreto, secondo il reportage della Bbc emesso dal Santo ufficio Vaticano nel lontano 1962, che avrebbe imposto una forma d’omertà nei riguardi dei reati, sessuali e non, commessi dai prelati. Esso avrebbe fornito istruzioni ai vescovi su come trattare i casi di sacerdoti accusati di usare la segretezza del confessionale per investigazioni sessuali. Ma anche, e soprattutto, su come porsi di fronte a crimini peggiori, come il coinvolgimento di un prete in rapporti sessuali. Ciò, poi, che fa rizzare i capelli ai cattolici è che a concorrere in qualche modo alla redazione di questo documento segreto sarebbe stato addirittura l’attuale Papa, l’allora cardinal Joseph Ratzinger. Il video, che prima del suo avvento sul web, era passato pressoché inosservato in Gran Bretagna (a livello internazionale aveva avuto un eco pari a zero), è balzato in testa alla classifica dei video più visti di YouTube, creando un vero e proprio caso, non solo mediatico. Questo contiene, tra l’altro, testimonianze di presunte vittime degli abusi.
Senza addentrarci in riflessioni a riguardo, riportiamo uno stralcio ripreso dal video e tradotto in italiano a cura di www.bispensiero.it, in cui Padre Tom Doyle, ex consulente di diritto canonico, che sostiene di essere stato licenziato dal Vaticano per le critiche alla gestione di questi casi, descrive in cosa consisterebbe il “Crimen Sollicitationis”. “Il Crimen Sollicitationis” – spiega padre Doyle, che all’epoca dei fatti avrebbe ricevuto comunicazione a riguardo da parte degli uffici vaticani – “prescrive una politica di segretezza assoluta su tutti gli abusi. Quello che leggiamo qui è una chiara politica di copertura dei casi di abuso commessi dai preti. E anche la punizione per quelli che vorrebbero richiamare l’attenzione su questi crimini ad opera del clero. Il che prova che le gerarchie ecclesiastiche sono interessate unicamente al controllo della situazione. C’è la chiara evidenza che la preoccupazione è solo di controllare e contenere il problema. Da nessuna parte c’è scritto di aiutare le vittime. La sola cosa che impone, invece, è di terrorizzare le vittime con la minaccia di punirle se raccontano l’accaduto. L’obiettivo è proteggere la reputazione dei preti, finchè la Chiesa non compia indagini. In pratica copre i preti pedofili”. No comment. (Giuseppe Colucci per NL)