Pur non trattandosi dell’iniziativa culturale del secolo, la nascita di Youtomb ha destato parecchia curiosità tra gli addetti ai lavori. Creato da un gruppo di studenti del Mit di Boston (sempre loro!), il sito è stato subito ribattezzato “il cimitero” di Youtube. Questo perchè Youtomb è, in poche parole, una sorta di database online di tutti quei video che vengono “oscurati” e rimossi da Youtube. Quel che accade è molto semplice: sempre più spesso alcuni video postati su Youtube sono considerati “indesiderati” e per questo qualcuno fa una richiesta di “rimozione”. Le motivazioni principali sono tre. A volte è l’autore stesso che ha caricato il video online a richiederne la cancellazione, forse perchè gli ha creato più imbarazzo che notorietà. Poi ci sono quei video che vengono cancellati direttamente da Youtube, per via dei loro contenuti illegali o scabrosi. Da ultimo ci sono i video rimossi per questioni legate ai diritti d’autore, e non stupisce che questa sia la causa principale di oscuramento dalla rete. Sono le grandi compagnie come Viacom, la Warner Bros e la Nbc i principali “censori” del web. Ma ci sono anche squadre di calcio o la stessa Uefa, desiderose di difendere prezioso materiale che loro stesse diffondono a pagamento (per esempio, i gol dei nostri idoli). Youtomb vuole fare in qualche modo giustizia di tutto questo materiale rimosso e costituisce una sorta di archivio online degli scheletri nell’armadio della rete. Ad ogni video rimosso corrisponde quindi una breve recensione e, nei casi più fortunati, anche qualche frammento del video stesso. In più vengono fornite informazioni in merito alla data e alla motivazione dell’oscuramento. Insomma si tratta di un vero e proprio mausoleo della rete, uno strumento per riparare alle ingiustizie subite che ha un effetto paradossale: i video rimossi, invece di finire nel dimenticatoio, sopravvivono per l’eternità. Almeno sino a quando anche Youtomb non sarà censurato… (Davide Agazzi per NL)