L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali invita tutti i mezzi di informazione e i media a prestare la massima attenzione all’accorata richiesta della famiglia di Yara Gambirasio affinché non si continui a diffondere fotografie o video di Yara.
Tale diffusione infatti, mentre ha il sicuro effetto di rinnovare il dolore di una famiglia, ben difficilmente può apparire oggi "davvero nell’interesse oggettivo del minore". Condizione, questa, che esplicitamente l’articolo 7 comma 3 del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, anche richiamando la Carta di Treviso, indica come requisito essenziale di legittimità per la diffusione dei dati relativi ai minori. Requisito che va rispettato con particolare rigore quando si tratta di minori vittime di reati e violenze.