Lo show prodotto da Magnolia-Grundy-Raidue è stato un successone all’estero, ma da noi non è partito benissimo: forse dipende dalla preminenza dell’aspetto talent show su quello reality show.
All’estero ha mietuto successi su successi, mentre in Italia, da poco sbarcato, non è partito col piede giusto, mostrandosi zoppicante e assolutamente non concorrenziale rispetto a prodotti collaudati come il Grande Fratello. Stiamo parlando del format X Factor, prodotto in Italia da Magnolia-Grundy-Raidue, condotto da Simona Ventura e Francesco Facchinetti, e ultimo arrivato nella fila dei talent show. E forse il punto è proprio questo: lo show di Raidue, al momento, predilige decisamente la formula del talent show piuttosto che quella del reality show: in sostanza, essendo un programma legato ad una competizione musicale, è giusto che si dia la priorità alla musica piuttosto che alle relazioni tra i concorrenti, al pettegolezzo e alle liti in diretta. L’aspetto più “televisivo” resta confinato alla dialettica tra i giudici, anch’essi veri protagonisti della trasmissione. Morgan, Mara Maionchi e Simona Ventura, infatti, svolgono un ruolo assolutamente centrale nello sviluppo televisivo del programma, pur lasciando i ragazzi concorrenti concentrati solo sull’aspetto musicale della competizione. Il format, che tanto aveva spopolato sin dal suo esordio in Regno Unito, differisce per certi versi da quello della De Filippi su Canale 5 che, oltre all’aspetto artistico (sempre meno importante e qualitativamente più basso), dà eccessivo risalto all’aspetto reality, con liti, storie vere od inventate, amori, gossip e quant’altro. Un mix che fa di Amici, in tv ormai da molti anni e trasformatosi nell’arco di questi, un reality show piuttosto che un talent show. Analizzando dal punto di vista statistico la puntata di X Factor, occorre anzitutto constatare, come sottolineato anche dal portale tv blog (www.tvblog.it), come essa sia andata in video in un contesto particolare, schiacciata tra due giganti: la fiction sulla mafia su Rai e il Grande Fratello, che hanno lasciato alla ventura e a Facchinetti le briciole nell’ordine di dati contenuti nell’intervallo 5-10%, con picchi vicini al 20% in occasione della conclusione del reality Mediaset. Non tutto nero, però, per Raidue: durante gli intervalli pubblicitari del GF, infatti, si è registrato un incremento deciso dei contatti su Raidue, a testimonianza, comunque, della curiosità che la trasmissione ha suscitato, anche tra gli aficionado del Grande Fratello. Inoltre, notiamo che, tenendo presente esclusivamente il target commerciale, tra i 15 e i 24 anni e tra i 25 e i 44, i numeri salgono, fino a toccare quote superiori al 25%. È tra gli ultrasessantacinquenni, invece, che il talent show non ha attecchito, con questi sintonizzati in massa su Raiuno. Ultima consolazione: nella particolare fascia dei laureati, come scrive Tv blog, X Factor è andato addirittura meglio del Grande Fratello. Un futuro da telnt show di nicchia? (G.M. per NL)