Volete spendere poco e avere un intero ufficio a vostra disposizione, ridurre le spese, pur continuando ad interagire con i vostri collaboratori? La soluzione esiste, è efficiente, economica, ma purtroppo ancora poco diffusa. Si chiama Equipt ed è la riduzione del proprio ufficio ad uno spazio operativo sul web, firmato Microsoft. È questa la risposta della società di Redmond alla temutissima concorrenza di Google nel pianeta dei servizi online. Le funzionalità sono più o meno le stesse di Google Docs, ma il prezzo ha subito dei notevoli ritocchi, tanto che Microsoft, dovendo cedere alle leggi dell’attuale mercato, ha dovuto rinunciare ai prezzi delle sue carissime (in senso economico, naturalmente) licenze. L’alternativa è un pacchetto di abbonamento di soli 70 euro all’anno nel quale sono compresi tutti i programmi del pacchetto Office, il software di protezione antivirus e antispyware OneCare e lo strumento di condivisione di file e documenti Workspace, eccellente per chi non lavora nella stessa sede, ma ha la necessità di condividere documenti in tempo reale con colleghi lontani. La piattaforma Workspace, in particolare, assume il ruolo di un vero e proprio server condiviso, dove il gestore e i propri collaboratori hanno la possibilità di depositare qualunque tipo di documento e condividerlo online e offline, potendolo spedire in ogni momento ad ogni destinatari di posta senza aprire il proprio client, o accedere alla proprio webmail. La mossa di Microsoft era prevedibile. Soprattutto in un periodo in cui la società, ora capitanata dal fantomatico Ballmer, sta cercando nuove soluzioni alla battaglia contro Google. Se il lancio della piattaforma Equipt in modalità abbonamento si dimostra solo un segno premonitore delle intenzioni del colosso informatico, l’apertura alla News Corporation di Murdoch e alla Time Warner sono la conferma dell’impaziente processo di conquista delle rete. L’idea potrebbe essere quella di acquistare insieme Yahoo!, mettere a disposizione la propria competenza informatica per rendere tutti i propri prodotti utilizzabili online, utilizzare MySpace per conquistare tutto il pianeta dei social network e sferrare l’ultimo colpo di grazia a Google. Accadrà davvero? (Marco Menoncello per NL)