Aprite le orecchie cari operatori del settore radiofonico, spaventati per l’avvento di nuove tecnologie e modelli cui non sapete come far fronte.
E spalancatele anche voi, curiosi, perchè quest’esperimento radiofonico made in New York potrebbe essere un’ottima occasione, se passaste dalla Grande Mela, per passare novanta minuti di assoluto piacere. Se i soldi o gli impegni non ve lo permettono, però, c’è sempre lo streaming su internet. L’esperimento della radio che si vede, di cui parla Manhattan Transfer, di Andrea Visconti, sull’Espresso, è stato lanciato da WNYC, versione newyorkese della National Public Radio. La WNYC è una radio quasi esclusivamente all news, con informazione, giornalismo d’inchiesta, interviste. Ed ha un pubblico mediamente colto. Di tanto in tanto, però, sui 93.9 MHz in FM vanno in onda anche alcuni programmi musicali, ma ben differenti rispetto a quelli delle radio commerciali. Anche in questo caso si può parlare di musica "colta". La sua nicchia di ascoltatori fidelizzati, quindi, certamente la WNYC ce l’ha. Certo è, però, che anch’essa si è trovata a dove far fronte alla concorrenza dei nuovi modelli radiofonici e, piuttosto che restarne vittima, ha deciso di sperimentare. L’esperimento è molto interessante, semplice, ma interessante. E, in qualche modo, anche interattivo. Non nel senso che s’intende oggi, con il web 2.0, ma in un modo per certi versi simile, per altri diametralmente opposto. Negli studi di registrazione di Varrick Street, infatti, è stato creato uno studio, il Jerome L. Green Performance Space, adibito a teatro di posa, con una platea di 125 posti e vetrate che affacciano sulla strada, e danno l’opportunità anche a chi non può sedere in sala di osservare ciò che succede, magari ascoltandolo alla radio dal proprio lettore mp3. Gli "spettacoli" che vanno on air ed in onda, dal vivo, su Varrick Street, sono degli incontri in stile giornalistico, condotti da Kathleen Horan e Arun Venugopal, cui il pubblico partecipa attivamente, coadiuvato dalla verve interattiva dei due giornalisti/conduttori. I temi sono i più vari, ma la gran parte delle volte riguardano tematiche vicine alla cittadinanza newyorkese (nel suo blog, Visconti parla di un incontro sul rapporto tra i tassisti della Big Apple e il nuovo direttore del dipartimento delle auto pubbliche). Gli spettacoli/incontri sono a volte gratuiti, altre volte a pagamento. E la prenotazione va effettuata online. Per chi non riuscisse a trovar posto – non si sforano i 125 spettatori – c’è sempre lo streaming su internet o, come si diceva prima, l’appostamento sul marciapiede di Varrick Street, Manhattan, New York. (L.B. per NL)