Parigi – La Francia ha decretato che Wikimedia Foundation, che ospita sui suoi server Wikipedia, non è in alcun modo responsabile dei contenuti postati dai contributori che lavorano all’enciclopedia libera.
Una decisione del Tribunal de grande instance di Parigi ha deposto il caso sollevato da tre membri di una società di consulenza farmaceutica: alcuni anonimi wikipediani li avevano descritti sulle pagine dell’enciclopedia collaborativa come attivisti dei diritti degli omosessuali. A detta dei tre, quella pubblicazione era diffamatoria e lesiva del diritto alla privacy in quanto metteva in piazza informazioni sensibili. Motivo sufficiente per denunciare Wikimedia Foundation con richiesta di danni per 69mila euro a testa.
La richiesta dei tre francesi è stata giudicata “inconsistente” dal magistrato Emmanuel Binoche proprio come aveva fatto un altro giudice, questa volta californiano, in merito al celebre caso del golfista americano che si era sentito calunniato per quanto pubblicato sull’enciclopedia libera.
Prima di discutere delle violazioni subite dai tre querelanti, prima di stabilire se la natura dell’informazione pubblicata fosse diffamatoria, la giudice Binoche ha osservato la questione concentrandosi sul ruolo ricoperto da Wikimedia Foundation. L’accusa decade, in quanto l’organizzazione non profit non può essere in alcun modo considerata alla stregua di direttore responsabile per quanto scrivono i suoi utenti.
Una affermazione che, riporta Le Monde, ben si accorda ad una legge del giugno 2004 relativa alla privacy online. “Gli host di siti web – ha spiegato infatti Binoche – non possono essere considerati responsabili delle informazioni che risiedono sui loro server, se non sono informati della loro natura illecita”. Né, ha precisato la giudice, sono tenuti a monitorare o risalire all’origine delle informazioni che ospitano.
La decisione di Binoche, osservano inoltre numerosi utenti di Digg, ben si concilia anche con la natura dell’enciclopedia libera, che fa del controllo sociale fra pari il suo punto di forza, capace di renderla, a parere di Nature, affidabile quanto la Britannica.
Wikimedia Foundation, ha aggiunto inoltre la presidentessa Florence Devouard, sopperisce alla revisione non infallibile dei wikipediani e si incarica di rimuovere dalle voci dell’enciclopedia i contenuti ritenuti illegali, dietro segnalazione degli utenti. Segnalazione che uno dei tre querelanti pare abbia inoltrato, non prima però di ricorrere agli avvocati.
Gaia Bottà