Wi-Max: intesa tra il Ministero della difesa ed il Ministero delle Comunicazioni

Entro giugno 2007 le prime licenze


Ministri della Difesa Arturo Parisi e delle Comunicazioni Paolo Gentiloni hanno raggiunto un’intesa per l’avvio in Italia delle nuove tecnologie di telecomunicazioni wireless, approvando il percorso per l’introduzione del Wi-Max in Italia.

Con questa intesa, a partire da giugno 2007, verranno resi disponibili più lotti di frequenze (nella banda Wi-Max 3.4÷3.6 GHz) per iniziali complessivi 35+35 MHz, ripartibili anche su più macroaree nazionali.

L’intesa costituisce la prima fase di un progetto complessivo concordato tra le due Amministrazioni, che condurrà in un quinquennio a triplicare la suddetta prima assegnazione di frequenze per il Wi-Max.

Il tavolo tecnico tra i Ministeri della Difesa e delle Comunicazioni stilerà entro febbraio un calendario operativo, anche sulla base delle determinazioni dell’Autorità delle Garanzie nelle Comunicazioni e degli esiti della consultazione pubblica avviata dall’Autorità che si concluderà entro febbraio 2007.

Il servizio Wi-Max potrà così essere avviato per un più rapido sviluppo della diffusione della banda larga sul territorio, soprattutto nelle aree ove è più complessa la realizzazione di nuove infrastrutture.

L’intesa raggiunta tra i due dicasteri, prevede anche l’espletamento dei servizi di cui è responsabile il Ministero della Difesa con particolare riguardo alle problematiche della sicurezza nazionale e degli assetti di telecomunicazioni interforze ed interpolizia. Il Ministero della Difesa provvederà infatti contestualmente a riallocare i propri sistemi radar fissi e mobili e gli assetti di telecomunicazione. Gli investimenti necessari deriveranno in parte da appositi capitoli del bilancio dello Stato ed eventualmente anche dal mercato Wi-Max.

Roma, 27 dicembre 2006

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NOTA INFORMATIVA SUL WI-MAX

La nuova promessa delle comunicazioni wireless è rappresentato dalle tecnologie standardizzate come IEEE 802.16, anche note con il nome commerciale di WIMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access), il quale dovrebbe ridurre sensibilmente i costi e aumentare la disponibilità delle tecnologie wireless a banda larga denominate BWA (Broadband Wireless Access).

Le caratteristiche tecniche di questa nuova tecnologia parlano di una portata di alcune decine di kilometri, ben superiore alle poche centinaia di metri del cosiddetto Wi-Fi e di una larghezza di banda che può spingersi, in condizioni ideali, fino a 74 Mbps.

La tecnologia può operare su varie bande di frequenza che sono in fase di armonizzazione in ambito europeo e mondiale.

Il WIMAX Forum, un gruppo industriale composto da oltre 300 aziende, ha affermato che fra alcuni anni il neo standard potrà porsi come valida alternativa economica alle linee xDSL e agli altri tipi di accesso ad Internet su cavo, incluse le altre soluzioni di connettività di tipo cablato o wireless, oggi già proposte per coprire l’ultimo miglio.

Particolarmente interessante potrà essere l’utilizzo di questa tecnologia in alternativa alle già esistenti tecnologie di accesso di tipo fisso e mobile, tenuto anche conto che i sistemi via radio già operanti da un certo numero di anni nelle bande a 26 e 28 GHz, a causa delle caratteristiche di propagazione delle relative frequenze e dei costi degli apparati, non hanno avuto finora lo sviluppo sperato in particolare in relazione al mercato consumer.

L’uso delle nuove tecnologie standardizzate come IEEE 802.16, e note con il nome commerciale di WIMAX, nelle zone del paese in cui le tecnologie di accesso su cavo non sarebbero possibili a costi sostenibili, potrà ridurre pertanto il cosiddetto divario digitale (digital divide).

Con lo svilupparsi delle tecnologie standardizzate come IEEE 802.16, ed in particolare con il sostegno del consorzio denominato WIMAX, che ha promosso l’interoperabilità degli apparati e dei terminali, è emerso un rinnovato interesse per l’utilizzo della banda di frequenze 3400-3600 MHz, a supporto dei sistemi di accesso a larga banda, per dispositivi sia fissi che nomadici ed in prospettiva anche mobili, come valido strumento di accesso a larga banda ed alternativa concorrenziale ai tradizionali sistemi.

A livello comunitario la CEPT, dopo aver prodotto la Raccomandazione n. ECC/REC/(04)05, che descrive le linee guida per l’introduzione di sistemi fissi multipunto per quanto riguarda potenza trasmessa, dimensione dei blocchi di licenza, disposizione dei blocchi e livelli di emissione fuori banda, ha in corso di sviluppo l’approvazione di una Decisione CEPT e di un Rapporto commissionato dalla Commissione europea ai fini dell’individuazione di condizioni armonizzate per lo sviluppo nella Comunità delle nuove tecnologie di Broadband Wireless Access, che includono il WIMAX, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di queste tecnologie, suggerire un uso flessibile delle bande in argomento, con adeguate indicazioni sui modi d’uso (fisso, nomadico, mobile, etc.), e considerando una canalizzazione ottimale che eviti il più possibile di discriminare le varie tecnologie.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con Delibera 644/06/CONS del 9 novembre 2006 ha avviato una consultazione pubblica della durata di 60 giorni inerente l’introduzione di tecnologie di tipo Broadband Wireless Access (BWA) nella banda a 3.5 GHz.

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