Ufficiale la vendita della storica web company Yahoo, dopo diversi anni di continue perdite; assunti alcuni advisor per guidare la cessione, anche in merito alle azioni di Yahoo Japan e Alibaba.
Alla fine è arrivato il momento del tracollo definitivo di Yahoo. La web company di Sunnyvale, dopo una crisi nera che dura ormai da anni e ha comportato un -34% del valore delle azioni nel 2015 e un’ulteriore perdita del 10% a inizio anno, ha deciso di vendere rivolgendosi a Goldman Sachs, JPMorgan e Pjt partners come advisor finanziari. E così, dopo il recente taglio del 10% della forza lavoro (che nel nostro paese ha comportato la chiusura della sede milanese) e la cessione della raccolta pubblicitaria in Italia a Mediamond, ecco che oltre venti società si mettono in fila, pronte per contendersi la compagnia diretta da Marissa Mayer. Fra gli offerenti si contano colossi delle telecomunicazioni come Verizon, Comcast e At&t, ma anche società di private equity incluse Bain Capital Partners, KKR e Tpg. Dopo l’annuncio ufficiale, il titolo di Yahoo è arrivato a guadagnare il 3,3%, portando il valore di mercato a 29 miliardi: numero indicativo, se si pensa che il solo 15% di Alibaba posseduto da Yahoo ne vale 25. E proprio sulle sorti delle azioni del colosso dell’e-commerce cinese e quelle di Yahoo Japan (di cui possiede invece il 35%) dovranno esprimersi gli advisor; su questo punto, l’amministratore della compagnia Marissa Mayer pare non avrà voce in capitolo. Uno degli acquirenti più interessati a questi asset pare potrebbe essere Softbank, che già possiede il 43% di Yahoo Japan (di cui è azionista di maggioranza) e il 32% di Alibaba. Si spegne dunque uno dei pionieri del web, a causa dell’incapacità di seguire le evoluzioni del mercato. (E.V. per NL)