Il settore digitale al Wall Street Journal continua a crescere in tutti i comparti.
Nel periodo luglio – settembre 2020, infatti, gli abbonati digital only sono arrivati a quota 2,4 mln in media (+27%) che, sommati a quelli della carta stampata, portano il totale dei lettori del quotidiano oltre i 3,1 mln.
Fatturato raggiunge i 311 mln di dollari
Con i ricavi da digitale che contano per il 63% del totale (+7% sullo stesso trimestre del 2019), il fatturato di Dow Jones – la divisione del gruppo News Corp sotto la quale si trovano il Wall Street Journal e vari servizi di informazione finanziaria – ha raggiunto i 311 mln di dollari di ricavi da vendite e abbonamenti nei tre mesi (289 mln di dollari nel 2019).
Solo grazie a questo aumento è stato possibile il superamento del calo pubblicitario del valore di 14 mln di dollari su un totale di 70 mln.
Utile per 47 mln di dollari e +21% della redditività anno su anno
“News Corp ha iniziato l’anno fiscale con forza, con maggiori entrate in molti dei suoi segmenti durante il primo trimestre e un aumento del 21% della redditività anno su anno, nonostante le conseguenze economiche dirompenti di Covid-19” . Il ceo Robert Thompson ha, così, commentato i risultati del digitale per il quotidiano economico americano e il suo gruppo.
Il gruppo ha ottenuto un utile di 47 mln di dollari (39,5 mln di euro) grazie alle buone performance di Dow Jones, dei libri, +14% sui ricavi e +45% sul margine operativo lordo, e del business digitale dell’immobiliare, con un fatturato che ha registrato il +7,8%.
Il successo della strategia
Thompson ha poi continuato: “I ricavi totali per il trimestre sono stati di 2,1 mld di dollari (1,77 mld di euro), una diminuzione del 10%, ma tale contrazione è stata in gran parte dovuta alla vendita di News America Marketing e il calo rettificato è stato del 3%. Nel frattempo tre dei nostri segmenti, Dow Jones, Digital Real Estate Services e Book Publishing, hanno registrato aumenti anno su anno dell’ebidta del segmento di almeno il 45%, evidenziando il successo della nostra strategia di investimento nell’editoria e nel settore immobiliare digitale”.
Pubblicità a -45,4%, News Media il più colpito
A livello di gruppo, il calo pubblicitario è stato del 45,4%, arrivando a 332 mln di dollari (279,2 mln di euro), distribuito nei diversi settori.
Particolarmente colpito è News Media – che comprende i quotidiani inglesi, quelli australiani e il New York Post – dove la raccolta si è ridotta da 446 mln di dollari a 184 mln di dollari (-58,7%), mentre i ricavi da diffusioni sono rimasti sostanzialmente in pareggio a 246 mln di dollari.
Il pagamento dei contenuti premium è riconosciuto
“E’ chiaro che il panorama digitale sta cambiando radicalmente e la società è stata un importante catalizzatore per quel cambiamento”, ha concluso Thompson, “Il principio di un premio (un pagamento, ndr.) per i contenuti premium è ora riconosciuto e ci saranno inevitabilmente ulteriori sviluppi nella trasparenza degli algoritmi e nel mercato della pubblicità digitale, due aree in cui News Corp è stata uno dei principali sostenitori. Continuiamo il nostro impegno per essere un’azienda più focalizzata e più digitale e crediamo che i risultati positivi di questa strategia siano già chiari”. (N.S per NL)