Web. Verizon vende Yahoo e Aol ad Apollo Global Management per 5 miliardi di dollari

Apollo

La compagnia di Hans Vestberg cede i due marchi alla società di private equity Apollo Global Management, ma non esce del tutto di scena.

Il passaggio ad Apollo

Verizon, il più importante fornitore americano di banda larga e tlc, ha venduto al fondo Apollo Global Management la divisione Verizon Media Group. Compresi nel pacchetto anche gli asset Yahoo e Aol. L’operazione sarà completata nella seconda metà dell’anno.

Aol e Yahoo

I due marchi al centro della trattativa erano stati comprati da Verizon nel 2015 (Aol) e nel 2017 (Yahoo), rispettivamente per 4,4 e 4,5 miliardi di dollari, in quanto allora il big delle tlc puntava sul crescente business dei media online. A distanza di pochi anni da tali acquisizioni, la telco statunitense ha deciso di fare un passo indietro, incentrando il business sulle proprie attività principali legate alla rete e focalizzandosi sulla nuova tecnologia 5G.

(S)Vendita

Ma l’operazione conclusa con Apollo, a ben vedere, non ha fruttato a Verizon: a fronte di quasi 9 miliardi di spesa sostenuta tra il 2015 e il 2017, il gruppo ora rivende entrambe le attività del settore media per un totale complessivo poco superiore alla metà della cifra investita.

Oath

Questo iniziale investimento da parte di Verizon su Aol e Yahoo aveva portato alla nascita di Oath. Il progetto, predecessore di Verizon Media Group, era stato gestito prima da Tim Armstrong e in seconda battuta, dal 2018, dal manager Guru Gowrappan. Quest’ultimo, che ricopre tutt’ora il ruolo di executive vice president e CEO della divisione media di Verizon, manterrà l’attuale posizione anche sotto la nuova gestione Apollo.

Verizon - Web. Verizon vende Yahoo e Aol ad Apollo Global Management per 5 miliardi di dollariDa Oath a Verizon Media Group

Con il passaggio di testimone a Gowrappan, la divisione media della società era stata ribattezzata in Verizon Media Group e aveva dato il via a una nuova strategia di mercato. Tra i piani previsti rientravano gli accessi a pagamento per Huffington Post e per alcuni servizi di Yahoo.

Il vero obiettivo di Verizon

Il focus dell’azienda, tuttavia, era puntato altrove. Il vero obiettivo era infatti quello di arrivare a concorrere direttamente con Google e Facebook nel settore della pubblicità digitale. Verizon però non è riuscita a raggiungere il traguardo fissato e si è trovata costretta a svalutare di 5 miliardi la nuova divisione già nel 2019.

La strategia vincente fornita da Apollo

Nonostante la svalutazione conseguente al fallimento degli obiettivi di mercato, il gruppo ha iniziato positivamente il 2021 con un incremento del fatturato nel primo trimestre del 10,4% rispetto al 2020.
Sebbene i dati siano incoraggianti, è stata presa ugualmente la decisione di vendere ad Apollo Global Management.

Yahoo decollerà

Verizon ha reputato vincente la visione sul futuro della divisione offerta dalla società di private equity: Apollo ha infatti intenzione di aumentare il fatturato dei marchi della divisione Media Group, specialmente Yahoo. Hans Vestberg, CEO di Verizon Communications, ha spiegato che “la prossima iterazione richiede pieno investimento e giuste risorse. Apollo ha fornito la visione e la strategia più forti per la fase successiva di Verizon Media. Ho piena fiducia che Yahoo decollerà”.

Yahoo Finance

Una volta completata l’acquisizione di Media Group, Apollo punterà tutto sui servizi di Yahoo, tra i quali spicca Finance. Il sito, prevalentemente utilizzato negli USA, varrebbe da solo 2 miliardi di dollari. Il servizio di informazione finanziaria offerto da Yahoo è gratuito e trae i propri guadagni, così come gli altri siti del pacchetto, dalla pubblicità. Esiste anche una versione a pagamento: Yahoo Finance +, al costo di 35 dollari mensili.

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Verizon non uscirà totalmente di scena

Con la vendita di Media Group, Verizon esce dal business media, eventualità di cui si era già parlato nel 2020. Lo scorso anno, infatti, il gruppo aveva venduto HuffPost a Buzzfeed, operazioni che avevano fatto sollevare dubbi sul futuro della compagnia nel settore. La transazione attuale, però, vedrà la società di Hans Vestberg mantenere una quota del 10% di quella che era Verizon Media. (A.M. per NL)

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