Verrebbe proprio da dire così, che un fantasma si aggira per il mondo dell’informazione ed è il giornale stampato secondo tradizione, su carta. Una previsione che è ormai stata lanciata da anni e che vede nel giornale online, pubblicato su web, la nuova frontiera, il futuro delle notizie. Un futuro neppure tanto lontano se solo pochi anni fa l’editore del New York Times, Arthur Sulzberger jr., dichiarava di non sapere se il suo giornale sarebbe stato ancora stampato fra cinque anni e che non gli importava più di tanto. Certo la pubblicazione online ha la sua praticità, la sua comodità per il lettore, ma è soprattutto il costo che detta le nuove leggi. La carta stampata ha il suo prezzo, crescente, che mette sempre più in difficoltà gli editori. Niente più, allora, fragranza d’inchiostro nello sfogliare le pagine del quotidiano? Non più quell’avere sotto il braccio tante pagine, meglio se appartenenti a più testate, che ti davano un’aria così da intellettuale? E al loro posto cosa? Una fredda pagina telematica, perfetta, lucida, colorata, asettica? L’era della trasformazione è iniziata e qualche giornale ha già abbandonato le tipografie per il web, come un quotidiano del Wisconsin proprio in questi giorni. Ma, al di là dei costi, ci sono altre ragioni. Il web permette un’interazione con il lettore che la carta stampata consente solo nelle “Lettere al direttore”… E, in effetti, l’informazione su carta stampata si va sempre più arricchendo di edizioni online, siti web, blog. Il lettore,in questo modo, è più interessato, prende parte attiva all’elaborazione della notizia, ne viene coinvolto con il suo commento, la sua opinione. Contribuisce all’elaborazione delle notizie. Il che non è poco. (Antonio F. Vinci per NL)