"La differenza tra noi e Netflix, Mediaset Infinity e Sky Online è che facciamo il transactional VOD, ovvero consentiamo l’acquisto senza obbligo di abbonamento", puntualizza Stefano Parisi, presidente di Chili TV.
Chili è il servizio online di video on demand di maggiore successo in Italia grazie ai suoi 400mila clienti e ad una library di oltre 4 mila titoli, con 250 prime visioni ogni anno. Ecco una prima risposta a chi chiedesse cosa sia questa piattaforma. "È l’evoluzione dell’ IPTV di Fastweb – ha spiegato Parisi -. Era un servizio che bisognava liberare dal set-top-box e aveva più senso rivolto a tutti gli utenti". C’è solo un piccolo grande intoppo da considerare: la società si trova ancora in fase di start up e i rossi di bilancio fioccano, offuscando l’atmosfera natalizia. Se è vero infatti che l’esercizio 2014 chiuderà con 5 mln di euro di fatturato, in netta crescita sugli 1,9 mln dello scorso anno, il risultato tuttavia è ancora molto modesto: come riporta un articolo di venerdì 12 dicembre apparso su ItaliaOggi, tenuto conto che nei ricavi è inclusa anche la vendita di tecnologia e non solo il noleggio e la vendita di film, si parla di meno di 10 euro all’anno di ricavi per cliente. Urge dunque trovare al più presto un escamotage, valorizzando oltreconfine le potenzialità del business per intercettare nuovi investitori. “Settimana prossima partiamo con i nostri servizi in Austria, da gennaio siamo in Polonia, ed entro il primo trimestre 2015 cominciamo pure in Germania e Regno Unito, con un’operazione finalizzata a mostrare di essere in grado di sviluppare un business internazionale, per poi arrivare alla quotazione in Borsa, step successivo per finanziare i piani di espansione e una più massiccia strategia di comunicazione”, ha ben marcato Parisi, che vanta una carriera come amministratore delegato in Fastweb. Certo è che quando anche solo si accenna allo streaming di serie tv e film, non si può fare a meno di parlare del grande fenomeno Netflix, che sta impazzando in moltissimi stati, ma di cui in Italia non appare nemmeno l’ombra. Parisi nel merito ha dichiarato che “Netflix non è affatto una minaccia, anzi. Serve a creare consapevolezza nel business. Il vero problema consiste nella pirateria. Quello sì è il nostro nemico. Se in Italia ci fosse Netflix al posto della pirateria, le cose andrebbero a gonfie vele. Nei paesi dove è arrivato Netflix, il 70-75% delle smart tv è collegato a internet: in Italia invece solo il 35% dello stock di smart tv è collegato al web, ed è per questo che Netflix si tiene alla larga. Le famiglie hanno acquistato una smart tv, ma probabilmente non lo sanno. Per fortuna sulle smart tv acquistate nell’ultimo anno c’è più consapevolezza: il 70% è collegato in rete”. Il concetto di fondo è che il colosso statunitense sarà in grado, grazie alle sue campagne, di spiegare agli italiani cosa realmente voglia dire video on demand e streaming: Chili TV a quel punto ne approfitterà conquistando la sua fetta della torta. Il punto di svolta per l’affermazione della piattaforma poi si realizzerà, secondo il presidente, quando sul territorio si avrà un sufficiente bacino delle tv di nuova generazione. “Le smart tv saranno una sorta di cavallo di Troia per convincere gli italiani ad adottare la banda larga: se usi un semplice pc e vai solo su Google, non apprezzi molto la differenza tra la navigazione a 4 mega e quella a 100 mega. Se invece guardi un film in hd o ultra hd con la smart tv, capisci la diversità. Con un approccio molto semplice: compri il film con il telecomando, inserisci un codice di quattro cifre e lo vedi in tv”. Se è vero che Chili TV non è la sola piattaforma nel suo genere, è bene evidenziare le potenzialità di questo prodotto “made in Italy”: iTunes e Google Play infatti offrono meno titoli, hanno gli stessi prezzi ma sono compatibili con meno dispostivi, Sky Online e Mediaset Infinity si basano su un altro tipo di servizio e prevedono il pagamento per un abbonamento mensile. Chili spinge sul noleggio (4-6 euro per le prime visioni, 1-3 euro per i titoli di library) e sull’acquisto di singoli titoli, senza obbligo di contratti o vincoli mensili: “ci possono essere, ad esempio, clienti di Sky o di Mediaset Premium che vogliono vedere subito un film, e non aspettare la finestra di sei mesi. Con noi – spiega Parisi – lo possono fare. E ovviamente si punta pure a una clientela mordi e fuggi, flessibile, che non ha intenzione di sottoscrivere alcun abbonamento”. Intanto a partire dalla scorsa settimana, Chili TV ha avviato un programma ricco di emozioni per vivere al meglio le festività natalizie: si è partiti lo scorso 10 dicembre con lo speciale “Freddo Polare”, una raccolta di film come Polar Express, Jack Frost, Frozen, Le 5 Leggende e L’Era Glaciale. Il 22 dicembre arriverà invece la sezione “Cinepanettone”, dedicata ai cult goliardici della commedia italiana come Christmas in love, Natale in Sudafrica, Natale a Miami, Merry Christmas e Natale sul Nilo. Alla vigilia di natale saranno infine online “I Classici di Natale”, come Mamma ho perso l’aereo, Nightmare Before Christmas, A Christmas Carol e Miracolo nella 34esima strada. (V.R. per NL)