Truffe online. Nel 2020, la Polizia Postale ha registrato almeno 98mila casi di phishing, le più comuni truffe informatiche, con un trend in crescita ormai da diversi anni. Come difendersi senza rinunciare alle opportunità che internet è in grado di offrire?
Truffe online: il rischio zero non esiste
Come in ogni settore, il rischio zero non esiste. Ci sono però alcune indicazioni che se applicate riducono drasticamente la possibilità di finire vittima di scam. Si tratta di principi di buon senso: gli stessi che adottiamo nella vita di ogni giorno quando entriamo in un negozio o incontriamo uno sconosciuto.
Se lo conosci è meglio
Tanto per iniziare, per evitare di cadere in truffe online è opportuno diffidare di offerte improbabili o di siti che non hanno recensioni. Di solito, offrono condizioni molto più vantaggiose di altri e il motivo è semplice: probabilmente c’è una fregatura! Questo ragionamento vale per i siti di acquisti online, quelli di scommesse o di gioco sul web, che vanno sempre più per la maggiore.
La regola della fama
Una regola generale in questi casi è quella di preferire i siti web che abbiano una certa fama e le piattaforme di shopping legate a brand famosi come Zalando o Amazon.
Lo scam, come evitarlo?
Una delle tecniche più usate per carpire dati personali, come i dati bancari o della carta di credito, è il cosiddetto Scam. Si tratta di una delle tante truffe online, invero piuttosto semplice, ma che pare funzionare bene. Prevede l’instaurazione di un legame tra il truffatore e il truffato: magari via email o social network (come Facebook) o una chat di messaggistica (WhatsApp).
Rapporto di fiducia
In un primo momento il truffatore non chiede nulla, solo dopo avere instaurato un rapporto di fiducia avviene la richiesta di denaro o d’informazioni sensibili. Per esempio l’offerta di un oggetto di valore a prezzo stracciato oppure di un prestito nella promessa di una relazione sentimentale.
Catfishing: mai fidarsi di una foto
Può sembrare improbabile, ma anche in Italia queste truffe sono ormai popolari. Le cronache dei giornali e della televisione si sono spesso occupati di questi casi, senza tuttavia riuscire a dissuadere i malcapitati. In questo caso il consiglio è semplice: chiedere a chi vi contatta di registrare un video in cui mostra il proprio volto, oppure l’oggetto che si intende acquistare. Una semplice videochiamata su WhatsApp potrebbe far risparmiare fior di quattrini.
Spoofing: occhio ai dettagli!
Un’altra delle tecniche più in voga per le truffe sul web è il cosiddetto mail (o text) spoofing. Quante volte vi è capitato di ricevere una email in cui il vostro provider internet vi contatta per offrire condizioni incredibili per acquistare uno smartphone? Oppure un sms dalla vostra banca che vi avverte di un problema improvviso da risolvere subito inviando Login e Password?
Guardare l’intero indirizzo email
Se non si vuole cadere in probabili truffe online è consigliabile non cliccare su questi link o inviare dati sensibili. Prima di tutto aprite il messaggio e date un’occhiata all’intero indirizzo email.
Attenzione a cosa segue la @
Se dopo la @ trovate qualcosa d’insolito (per esempio, riguardo all’indirizzo email di Poste Italiane, anziché @poste.it trovate @eposte.it), quella appartiene sicuramente all’alveo delle truffe online. Lo stesso vale per gli sms sul telefonino: nessun ente serio vi chiederà di cliccare un link. In caso di dubbi chiamate la banca, le Poste o chi vi ha contattato e chiedete spiegazioni. (E.G. per NL)