In autunno sarà possibile per i comuni e le associazioni di comuni partecipare al bando WiFi4EU, dopo che nello scorso mese di maggio è stato annullato il primo invito a presentare candidature per l’iniziativa volta a realizzare hotspot gratuiti sul territorio europeo. Della bontà del progetto finalizzato a realizzare connessioni wi-fi ad accesso libero ne avevamo già parlato.
Gli enti locali interessati potranno presentare la propria candidatura registrandosi su un’apposita piattaforma ed inviando la richiesta.
Le domande debbono essere completate tramite l’invio di due documenti giustificativi, caricati sul portale WiFi4EU: il modulo della “prova dell’approvazione” da parte del rappresentante del comune (il sindaco) e la copia dell’atto di nomina dello stesso.
Alle domande conformi sarà data rilevanza sulla base di un criterio temporale, cioè privilegiando quelle pervenute prima; mentre l’importo sarà versato alle società che avranno realizzato l’impianto solamente quando questo sarà confermato come funzionante.Per facilitare l’incontro tra beneficiari e professionisti sarà possibile l’iscrizione sul portale dei fornitori di servizi e delle società interessate. Tuttavia, la registrazione è in ogni caso necessaria per quelle imprese che hanno realizzato l’opera, al fine di riscattare la sovvenzione europea.
Ad ogni Paese membro dell’Unione, saranno garantiti un minimo di 15 buoni ed un importo massimo non superiore all’8% del budget complessivo stanziato dall’UE, pari a 120mln di euro (secondo quanto riportato dal quotidiano Italia Oggi).
Ai comuni assegnatari del voucher sarà concesso un anno e mezzo di tempo per la realizzazione dell’impianto e la sua messa in funzione.
Qualora i costi siano superiori al contributo europeo, saranno gli stessi beneficiari a doversi accollare la differenza.
Dopo l’avvio del sistema, la connessione wi-fi gratuita dovrà essere garantita per almeno tre anni: i costi di mantenimento dell’impianto e di gestione dell’abbonamento resteranno quindi a carico degli enti locali.
Si tratta di un progetto volto a rendere l’accesso internet accessibile a tutti: come ha affermato Jean-Claude Juncker in un discorso sullo stato dell’Unione del settembre 2016, “connettività a beneficio di tutti vuol dire che dove si vive e quanto si guadagna non sono importanti. Oggi proponiamo quindi di dotare entro il 2020 ogni paese e città europei di un accesso gratuito a internet senza fili nei principali punti di aggregazione pubblica sul territorio”. Che dire, attraverso questo bando si sta procedendo sempre di più verso un’Unione senza barriere che permetta a tutti di restare connessi: un’Europa 4.0. (P.G. per NL)