Attraverso una partnership con la startup Shine, Tre inizierà a sperimentare un blocco a monte delle pubblicità più invadenti per l’utenza; a rischio al net neutrality e le attività degli editori del web.
Attraverso un recente comunicato, la compagnia telefonica Tre ha annunciato che sperimenterà il blocco delle pubblicità a monte, attraverso una partnership con la startup Shine. In pratica, invece che lasciare all’utente l’onere di ricorrere (ove possibile) a software e plug-in in grado di bloccare l’advertising online, attraverso il sistema sviluppato da Shine l’operatore controllerà i contenuti trasmessi attraverso la rete e bloccherà quelle pubblicità ritenute più invasive e che possono “creare fastidio nei clienti e deteriorare la loro complessiva network experience”. Il progetto sarà testato inizialmente nel Regno Unito e in Italia con lo scopo ultimo di non consumare il traffico dati degli utenti attraverso le pubblicità. Bisogna rilevare come questo possa diventare un fattore di successo pesante, che quindi gli altri operatori telco potrebbero essere spinti ad adottare a loro volta per evitare di perdere troppo mercato; sono quindi soprattutto editori, siti web e testate varie a tremare per la notizia, dato che molti di questi mantengono la propria attività esclusivamente con la vendita di spazi pubblicitari. Ci potrebbero però essere ulteriori evoluzioni del servizio, come far pagare gli inserzionisti per pubblicare i propri banner o spot. Non dimentichiamoci, tuttavia, che le regole europee sulla net neutrality impediscono di discriminare il traffico web, cosa che potrebbe diventare un ostacolo insormontabile per l’idea dell’operatore tlc. (E.V. per NL)