Nuovi guai per il più importante motore di ricerca sul web, Google. Dopo i procedimenti avviati in Europa ed India, segue ora quello della Russia.
Alle accuse della Commissione europea di abuso della posizione dominante con presunti favoritismi verso i propri servizi nei risultati di ricerca su Internet e a quelle della Competition Commission of India (CCI), si aggiungono quelle del Federal Antimonopoly Service (Fas) russo. Ne dà conto il Wall Street Journal, riferendosi ad un portavoce dell’autorità antitrust a Mosca. Secondo la fonte del WSJ, le indagini in Russia sulle pratiche dell’azienda di Mountain View (California) sarebbero iniziate lo scorso febbraio e si sarebbero concentrate sulla modalità con cui Google avrebbe gestito le sue app nel suo sistema operativo Android. Google è considerata colpevole di «abuso di posizione dominante» ma non di «pratiche concorrenziali scorrette», ha spiegato al Wsj il regolatore russo, che ha 10 giorni per pronunciarsi formalmente sul caso. «Non abbiamo ancora ricevuto la pronuncia» delle autorità competenti, ha risposto al giornale finanziario un portavoce di Google in Russia. «Quando ciò accadrà, la studieremo e determineremo i nostri prossimi passi». (E.G. per NL)