Ricavi in rialzo, ma sul fatturato di Google Italy pesano maggiori costi di produzione e la nuova Digital Service Tax.
La prima volta
Per la prima volta dall’inizio delle proprie attività, Google Italy ha incluso nel proprio bilancio anche il dato relativo ai ricavi pubblicitari, in precedenza attribuito a Google Ireland. In seguito ai problemi con il fisco italiano e al conseguente pagamento di 306 milioni di euro, il colosso del web ha cambiato il proprio modello di business.
I numeri di Google Italy
Il bilancio presentato dalla società americana per la divisione italiana segna ricavi per 505,8 milioni di euro e utili per 13,76 milioni: una netta differenza con i precedenti esercizi. Nel 2018, infatti, i ricavi registrati erano poco superiori a 100 milioni di euro. Più difficile il confronto con il fatturato del 2019, anno in cui erano stati esplicitati solo 2 mesi di attività, pari a 184 milioni di euro.
I ricavi pubblicitari
La composizione del fatturato 2020, come si può immaginare dalle differenze con i precedenti anni, è caratterizzata in maggior parte dai ricavi pubblicitari: 434,3 milioni di euro.
Le spese di Google Italy
Il fatturato non è l’unica voce in crescita sul bilancio: anche le spese sono aumentate nell’ultimo esercizio, con i costi della società che sono arrivati a 486,2 milioni di euro. Un altro importante incremento di uscite è stato registrato alla voce tasse.
La Digital service tax
Infatti, oltre ai 5,7 milioni di euro di imposte versate al fisco italiano, Google Italy (come gli altri giganti del web) ha per la prima volta dovuto pagare la Digital Service Tax. L’ammontare di questa nuova imposta introdotta nel nostro paese è di 11,5 milioni di euro.
L’organico di Google Italy
L’aumento dei costi sopracitato è dovuto anche a una crescita nell’organico della divisione italiana di Google. Nel 2020, infatti, i dipendenti sono cresciuti in numero del 36% rispetto al 2019, passando da 268 a 365.
Tasse più alte, prezzi più alti
L’aumento dei costi, tra spese per la produzione e le tasse, andrà ad influire ovviamente sui prezzi dei servizi di Google. Come già annunciato da Google Italy, infatti, dal primo di ottobre di quest’anno la pubblicità nel nostro Paese avrà un sovrapprezzo del 2%. (A.M. per NL)