Google rinnova la promessa di formare 20 milioni di giovani europei al digitale entro il 2017. Intanto secondo Deloitte il colosso del web genera tra i 2 e 10 miliardi nell’economia italiana. Che stia recuperando al danno d’immagine dopo i problemi col fisco?
Google investirà in Europa nella formazione di 2 milioni di giovani al digitale, confermando quanto già annunciato lo scorso febbraio; ne ha dato l’annuncio Matt Brittin, presidente per il business e operations del colosso del web in Europa. In una nota è stato sottolineato come, in Italia, l’impegno del gruppo abbia già consentito l’attivazione del progetto “Crescereindigitale.it”, con la collaborazione del Ministero del Lavoro e Unioncamere. L’iniziativa si colloca nel più ampio piano della “garanzia giovani”, offrendo percorsi di formazione on-line (quasi 4000 sono i giovani già formati), laboratori e tirocini di 3 mesi presso imprese italiane. Nel frattempo Deloitte, società di consulenza e revisione, ha rilevato che secondo le proprie stime Google avrebbe un impatto di oltre 2 miliardi sull’economia europea. Lo studio, commissionato a Deloitte dallo stesso gruppo web statunitense, rileva come le aziende italiane che utilizzano Google Search e Adwords abbiano generato tra i 2 e i 10 miliardi di euro; contestualmente questo avrebbe contribuito al supporto di posti di lavoro tra le 40 mila e le 170 mila unità. Tutta questa bontà rischia però di passare come ostentata, soprattutto dopo i recenti scandali fiscali che hanno visto Google in lotta con vari stati europei. Dopo l’Irlanda e l’Italia, ora tocca alla Francia: oltralpe aleggia l’intenzione di voler chiedere a Google un risarcimento di 1,6 miliardi di euro per contributi arretrati. Se Google stia tentando di recuperare alle recenti batoste mediatiche non possiamo saperlo con certezza, ma anche se fosse non sarebbe certamente da biasimare. (G.C. per NL)