Web. Facebook motore di ricerca per le news: addio copia e incolla

È in fase di test la nuova funzione del social network che permetterà di arricchire l’aggiornamento dei propri post: cliccando sul nuovo bottone "aggiungi un link", sarà possibile cercare una notizia direttamente sulla piattaforma, senza passare da Google.

Mark Zuckerberg saluta la vecchia funzione “copia e incolla”: a breve aggiungere un link a un aggiornamento di Facebook potrebbe essere molto più semplice. Secondo le indiscrezioni riportate dal blog TechCrunch infatti, accanto alle attuali funzioni per caricare una foto o un video, taggare gli amici, geolocalizzarsi o assegnare un’emozione al proprio status, il social network starebbe testando un nuovo e geniale bottone. Si chiamerà "Add a link (Aggiungi un link)" e il suo punto di forza sarà proprio la modalità tramite cui sarà possibile aggiungere il collegamento a un sito esterno alla piattaforma. Basterà infatti fare una ricerca interna, esattamente come faremmo su Google, e la nuova funzione restituirà un elenco di contenuti affini, che potranno essere allegati al proprio post e mostrati a tutti gli amici. E da Facebook non sono mancate le conferme, come riporta un articolo di domenica 10 maggio, apparso sul sito di Repubblica: "Stiamo testando un nuovo modo di aggiungere un link ai post o ai commenti", si sono limitati a spiegare da Menlo Park con la riservatezza che contraddistingue il gruppo. Al momento però non sono ancora chiari gli algoritmi che decideranno il ranking delle notizie, cioè quali articoli spunteranno per primi una volta lanciata la query. La strategia architettata punta a realizzare un personale e sterminato database interno, già forte di miliardi di articoli indicizzati e in generale di contenuti condivisibili dal miliardo e mezzo di utenti: un vero e proprio motore di ricerca insomma, che appare come un tassello importante nella nuova strategia editoriale di Mark Zuckerberg, quella di pubblicare i contenuti giornalistici direttamente sulla piattaforma in cambio dei ricavi pubblicitari. Se si pensa che, negli Usa, quasi il 60% del traffico sui siti delle testate arriva dai social network, specie da Facebook, si capisce l’importanza della novità, e la delicatezza della strada tracciata dall’ex enfant prodige di Harvard e dai suoi manager per il mondo editoriale. D’altra parte, al di là degli accordi con gli editori, l’ennesima novità di Facebook – il servizio si chiamerà “Instant Articles” – scommetterà sull’equivalenza Facebook-internet, puntando cioè a trattenere gli utenti sulla piattaforma, fornendo loro un buon numero di servizi che fino a ieri erano abituati a googlare in giro per la rete, notizie comprese. Sullo sfondo di questa integrazione aleggia ovviamente la durissima battaglia per il predominio pubblicitario online. Come noto, la proposta del social agli editori – già siglata con National Geographic, BuzzFeed e New York Times – prevede che quest’ultimi incassino tutta la pubblicità che riusciranno a vendere negli spazi di Facebook, mentre la piattaforma tratterrà il 30% dei ricavi dell’advertising che riuscirà a piazzare per proprio conto, sfruttando quegli stessi contenuti ceduti da giornali e magazine. (V.R. per NL)

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