Positiva la trimestrale rilasciata ieri sera a mercato chiuso dal gruppo statunitense: nel periodo aprile-giugno, il big americano attivo nella visione di film e serie tv in streaming on demand ha visto i profitti più che raddoppiare rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.
Il secondo trimestre si chiude con un utile salito a 71 milioni di dollari, ossia 1.15 dollari ad azione, contro i 29.5 milioni (49 centesimi ad azione) riportati lo scorso anno; da sottolineare anche l’aumento della base abbonati di 1.69 milioni di unità (di cui 570.000 solo negli USA), contro le stime ferme a quota 1.46 mln di utenti. E così il produttore delle serie originali “House of Cards” e “Orange is the new black” ha superato lo scoglio dei 50 mln di abbonati complessivi, registrando 36 mln di abbonati negli Stati Uniti e 14 mln nel resto del mondo. Anche se il nuovo contratto mensile del servizio televisivo in streaming è costato agli americani un dollaro in più al mese, passando dai precedenti 7.99 agli attuali 8.99, l’incremento di prezzo non pare aver destabilizzato gli utenti, che sono sempre in continua crescita. In una lettera rivolta ai principali azionisti, la società ha dichiarato che a breve sarà lanciata una gift card in determinati negozi di Usa, Canada, Messico e Germania: l’intento è quello di rendere più facile l’accesso al sito, ampliando la sua presenza come marchio. I vertici non hanno poi potuto fare a meno di esprimere le loro preoccupazioni sulle fusioni in atto tra le maggiori tv via cavo, facendo pressioni sul governo americano per bloccare l’acquisizione da 45 mld di dollari di Time Warner Cable da parte di Comcast. Accanto ai continui e numerosi successi non si può dimenticare però che Netflix sta gradualmente perdendo i clienti che amano la visione dei film o delle serie televisive tramite noleggio di dvd, ossia l’attività originaria su cui era poggiato il colosso, che fungeva in origine come una sorta di Blockbuster a domicilio. Il secondo trimestre 2014 infatti ha visto la perdita di 391 mila abbonati, perdita comunque più contenuta rispetto al 2013 in cui il decremento degli utenti che noleggiavano dvd è stato di 475.000 unità. C’è da sottolineare comunque che l’ampio successo dello streaming on demand di Netflix all’estero ha convinto a compiere investimenti in sei nuovi paesi europei, Belgio, Svizzera, Lussemburgo, Germania e Austria e Francia che vedranno la compagnia pronta per il lancio nel mese di settembre – come ricorderanno i nostri lettori, oltralpe il debutto è previsto prima della ripresa delle scuole, e potrebbero essere prodotte nuove serie originali volte ad assecondare i gusti del pubblico francese -. Per ora tutto tace in merito a un possibile arrivo anche nella nostra penisola (probabilmente penalizzata dalla scarsa diffusione della banda larga), e a quanto pare non c’è nemmeno l’aria di qualche possibile indiscrezione che possa far pensare a progetti futuri. (V.R. per NL)