“L’intelligenza artificiale, in grado di trovare velocemente un filo logico in enormi insiemi di dati non strutturati, rischia però di essere plasmata da interessi specifici”.
Lo ha affermato il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, tornando a distanza di poche settimane sull’argomento della IA, nel corso della Tavola Rotonda “Big data Connessioni e Pluralismo”, tenutasi a Roma nell’ambito delle iniziative per il ventennale dell’Agcom.
“Gli algoritmi tendono a selezionare il messaggio seguendo una logica di tipo ‘commerciale’ che mira a proporre ciò di cui si ha bisogno e si è disposti ad ‘acquistare’ in quel momento. Una modalità che tende fisiologicamente a tagliar fuori alcuni aspetti della corretta informazione”, ha spiegato il Commissario.
Per Martusciello, l’opacità e la potenza di questi strumenti di IA lasciano spazio a speculazioni circa la possibilità di ‘pilotare’ gli individui verso determinate opinioni: “Occorre dunque affrontare l’aspetto della trasparenza degli algoritmi, ma anche quello dell’accesso ai Big Data di cui si alimentano – ha aggiunto – Nella misura in cui tale risorsa comporta un vantaggio per chi la possiede, infatti, la possibilità di utilizzo da parte di pochi soggetti può avere un impatto significativo sul pluralismo informativo”.
“Il rischio è che le informazioni assunte tramite le nuove forme di intermediazione (IA, ndr) non ci facciano osservare la realtà dietro un vetro trasparente ma, piuttosto, dietro una lente che produce delle aberrazioni”, ha concluso Martusciello. (E.G. per NL)