Secondo le stime della società Nielsen, i motori di ricerca si aggiudicano il peso pubblicitario maggiore nel comparto digitale nel 2015, con un valore complessivo di 721,6 mln di euro, pesando per il 34,3% sull’intero mercato online.
Al secondo posto sul podio della pubblicità web si posiziona il comparto Display (YouTube, le concessionarie dei grandi editori come Mediaset, Rai, Sky), che vale 652,2 milioni di euro, occupando il 31% del mercato complessivo. Segue poi l’area Video, in crescita del 13,3%, a quota 349,2 mln di euro. Il settore che continua a mietere successo su tutti i fronti resta quello Social (il cui protagonista assoluto si conferma Facebook, seguito con ampio distacco da Twitter e Linkedin): con una crescita esplosiva del 45,8% sul 2014, il settore pesa per il 10,7% del mercato. Fanalino di coda è, secondo le Nielsen, e come riporta un articolo del quotidiano ItaliaOggi di lunedì 15 febbraio, la categoria Classified (ovvero i piccoli annunci) che nello scorso anno sono arretrati del 7,6%, segnando dunque un’evoluzione negativa. Complessivamente il mercato digital italiano ha un valore di 2,104 mld di euro, in crescita dell’8,5% e con un peso pari al 26,6% di tutto il mercato pubblicitario italiano (ricordiamo ai lettori che di quei 2,104 miliardi, 463 mln sono monitorati da Fcp-Assointernet, mentre i restanti 1,641 mld fanno riferimento a Google, Facebook e agli altri colossi web, i cui fatturati italiani sono attribuiti a diritti esteri, da tempo soggetti a polemiche circa le modalità di tassazione). (V.R. per NL)