Da uno Studio Mediobanca sul tema emerge la resilienza delle multinazionali del web e dei media (OTT) anche alla pandemia da Covid-19 che sta avendo un impatto enorme sull’economia reale a livello globale.
Si tratta di una crisi unica nel suo genere, di proporzioni senza precedenti, le cui conseguenze stanno colpendo tutti gli attori economici, comprese le grandi multinazionali. Ma con alcune importanti differenze.
Forte incremento di ricavi per le WebSoft, la GDO e le case farmaceutiche
I cambiamenti nelle abitudini di acquisto hanno prodotto infatti un forte incremento di ricavi per le WebSoft, la GDO e le case farmaceutiche, settori che in maniera diversa hanno beneficiato del lockdown o della pandemia (farmaceutico).
È quanto risulta dall’ultimo Rapporto di Area Studi Mediobanca che analizza l’impatto della pandemia del Covid-19 sui bilanci del primo trimestre 2020 di oltre 150 grandi multinazionali con fatturato annuale superiore a 3mld di euro, confrontandoli con quelli dello stesso trimestre del 2019.
+17,4% vs 2019
Quelle che Mediobanca definisce Websoft ai fini di questo rapporto (è escluso Amazon) e che sono state oggetto di un precedente report dedicato di Confindustria Radio Tv, in controtendenza e in misura maggiore rispetto ad altri settori che si sono rivelati essenziali duranti la pandemia, hanno registrato miglioramenti di tutti gli indici considerati.
Nel dettaglio: + 17,4% rispetto al periodo analogo del 2019, +17,6% il risultato operativo, utili, 14,9%, il fatturato, consolidando il vantaggio competitivo (ma anche fiscale) che rischia di avere ulteriori impatti sulle imprese nazionali e, tra queste, quelle del nostro settore.
Male Disney
Dal rapporto risulta inoltre che le multinazionali dei media e dell’intrattenimento risultano viceversa danneggiate dall’emergenza Covid nell’immediato leggibile dai risultati trimestrali, per i cali dei fatturati pubblicitari, a fronte dell’aumento degli utenti dei servizi digitali. Fra queste ad es. Disney, che ha risentito in particolare per il settore parchi a tema.
Effetti gravi sul primo trimestre 2020, ma già a fine marzo alcuni segnali di ripresa
In generale, gli effetti della pandemia nel primo trimestre del 2020 sono stati pesanti specialmente per le aziende che fatturano maggiormente in Asia, in particolare in Cina. Qui però, già da fine marzo del 2020, si intravedono alcuni segnali di ripresa. Discorso inverso per chi opera per lo più in Europa e nelle Americhe: per queste aziende l’impatto è avvenuto qualche settimana dopo e si prevede una maggiore contrazione nel secondo trimestre del 2020. I dati del primo semestre del 2020 mostreranno, con molta probabilità, i segni più evidenti della crisi economica, mentre la ripresa è attesa per il secondo semestre, in particolare per il quarto trimestre 2020 commenta Mediobanca, ma è difficile fare previsioni.
Calo per molti compensato dalla crescita di altri
Entrando nel dettaglio del fatturato, esso appare in media invariato rispetto al primo trimestre del 2019, con il calo di alcuni settori compensato dalla crescita di altri. Le WebSoft sono le multinazionali cresciute maggiormente (+17,4% rispetto al 1Q 2019), seguite dalle GDO (+9,1%), dalle farmaceutiche (+6,1%), dal settore dei Pagamenti Elettronici (+4,7%), dall’Elettronica (+4,5%) e dal Food (+3,4%). Tendenzialmente stabili i settori Media & Entertainment (-0,5%) e Drinks (-0,1%). Le multinazionali che producono aeromobili sono, invece, quelle più in difficoltà (-22,1%), seguite dalle Oil & Energy (-15,9%), da quelle della Moda (-14,1%), dall’Automotive (-9,1%), dalle Telco (-2,6%).
Ebit negativo in generale
Generalmente in calo è invece il risultato operativo (ebit), che flette del -18,9% sul 1Q 2019, per tutti i settori tranne la GDO (+33,6%), le farmaceutiche (+18,1%), le WebSoft (+17,6%) e l’Elettronica (+10,9. Meno netta, ma comunque importante la contrazione dell’ebit del settore Drinks (-10,1%), dei Pagamenti Elettronici (-8,9%), Media & Entertainment (-7,7%), Telco (-5,9%) e Food (-3,4%).
Web soft
Per le società WebSoft, i risultati del primo trimestre 2020 sono stati influenzati positivamente dalla pandemia di COVID-19, con il settore guidato da servizi cloud, abbonamenti ed e-commerce (che ha parzialmente risentito del calo delle vendite online di viaggi) cresciuti durante il lockdown. Anche l’attività di ricerca degli utenti è aumentata e gli interessi dei consumatori si sono generalmente spostati su argomenti meno commerciali.
Ricavi pubblicitari pari al 29% delle vendite nette totali
I ricavi globali delle società WebSoft possono essere suddivisi come segue: ricavi pubblicitari (che rappresentano il 29% delle vendite nette totali), negozi online (28%), servizi cloud (18%), servizi in abbonamento (8%) e altri ricavi (il restante 17%).
I ricavi globali delle società WebSoft per il 1 ° trimestre 2020-19 sono aumentati del + 17,4%, di cui servizi cloud + 27,4%, +32% abbonamenti notizie + 26,5%, negozi online + 22,8% e ricavi pubblicitari + 13,5%. Tutti le componenti dei ricavi sono aumentati nel 1 ° trimestre 2020, ad eccezione, come accennato, delle vendite online di viaggi (-18,4%) e della relativa pubblicità (-28,1%).
Dividendi esercizio 2019 confermati per il 2020
La maggior parte delle società WebSoft ha confermato anche i dividendi dell’esercizio 2019 per il 2020 o li ha aumentati in media dell’11%. La tendenza positiva delle società WebSoft dovrebbe continuare nel secondo trimestre del 2020.
Media & Entertainment giù come ricavi, su come utenza
In generale le società di media e intrattenimento hanno registrato ricavi pubblicitari più bassi, ma d’altro canto anche un aumento del pubblico per i servizi TV e digitali. Inoltre, gran parte della produzione di nuovi contenuti è stata ridotta o sospesa in risposta al lockdown, al distanziamento sociale e alle linee guida sulla salute. Un significativo impatto negativo sugli affari è stato causato anche dal rinvio o dalla cancellazione di eventi sportivi (come i campionati di calcio professionistico, hockey, baseball e basket e le Olimpiadi), la chiusura di parchi a tema e teatrali e la sospensione della produzione di contenuti di intrattenimento. Guardando il bicchiere mezzo pieno, come accennato, il mondo si rivolge a Internet per l’informazione e l’intrattenimento più che mai, ma una valutazione dell’impatto economico effettivo si potrà fare solo nel secondo trimestre, soprattutto perché la maggior parte delle aziende sono americane.
La suddivisione
I ricavi globali delle società di media e intrattenimento sono suddivisi come segue: abbonamenti TV a pagamento e in streaming (pari al 35% delle vendite nette totali), pubblicità (25%), produzione e distribuzione di nuovi contenuti (14%), parchi a tema, servizi digitali e altri ricavi (il restante 26%). I ricavi globali delle società di media e intrattenimento per il primo trimestre 2020-1919 sono diminuiti del -0,5%, di cui parchi a tema -29%, ricavi pubblicitari -3%, produzione e distribuzione di 38 nuovi contenuti -2%, parzialmente compensati da nuovi abbonamenti (guidato da streaming TV) + 1% e servizi digitali + 8%. Il calo del mercato pubblicitario si è tradotto in un impatto visibile a livello di margini: l’EBIT è diminuito del -7,7% e l’utile netto ancora di più del -28,3%. Il margine Ebit è diminuito di -1,4 punti percentuali e il margine di profitto netto di -3,6 punti percentuali.
La maggior parte delle società ha sospeso i dividendi per il 2020. (E.G. per NL – fonte Confindustria Radio Tv)