Gli operatori vendevano online con modalità buy and share, una diversa declinazione dell’antico schema Ponzi.
Accertata pratica commerciale aggressiva e ingannevole. Chiuso un procedimento per mancata consegna dei prodotti venduti sul web.
Buy and share
L’Antitrust ha concluso tre procedimenti istruttori nei confronti delle società Smart Shopping (www.smart-shopping.it), Pricerus Group (www.pricerus.com) e delle imprese individuali Sharazon di V.C. e Share Distribution di M.A. (www.sharazon.it e www.sharazon.shop), attive nella vendita online attraverso il buy and share, modalità basata sulla creazione di gruppi di acquisto per vendere prodotti a prezzi vantaggiosi.
Prezzi scontatissimi
Secondo l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, nello specifico, “gli operatori promuovevano offerte commerciali in cui i consumatori venivano invitati ad “acquistare” prodotti ad un prezzo particolarmente scontato. I clienti, inseriti in una lista gestita dal venditore, pagavano subito ma dovevano aspettare che altri effettuassero un analogo acquisto per poter ottenere il prodotto”.
Prezzo era per prenotazione e non per acquisto
L’Autorità ha accertato che, in realtà, “il pagamento richiesto era una prenotazione e non il prezzo scontato di acquisto perché solo i versamenti fatti da altri consumatori consentivano al primo di farsi consegnare la merce. Inoltre, non venivano resi noti i meccanismi di funzionamento della lista di attesa e i tempi di scorrimento. Dunque accadeva che i clienti che avevano prenotato la merce di solito non la ricevevano al prezzo scontato“.
Impediti diritti contrattuali
Gli accertamenti istruttori hanno anche evidenziato che “ai consumatori era impedito l’esercizio di diritti contrattuali ossia di avere il rimborso di quanto versato in precedenza, di acquisire il prodotto ad un prezzo di mercato e di esercitare il diritto di recesso”.
Pratiche commerciali ingannevoli ed aggressive
Secondo l’Autorità il comportamento delle quattro società “costituisce una pratica commerciale ingannevole e aggressiva consistente nel prospettare, con modalità decettive, la possibilità di acquistare beni a prezzi estremamente scontati, omettendo di chiarire le condizioni alle quali veniva subordinata la consegna dei beni, ostacolando il diritto di rimborso e di recesso/risoluzione del contratto da parte dei consumatori, inducendo in errore i predetti, limitandone la libertà di scelta e di comportamento e, di conseguenza, inducendoli ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso”.
Sanzioni tra 100.000 e 200.000 euro
L’Autorità ha di conseguenza irrogato sanzioni, pari a 200.000 euro ciascuna, nei confronti di Smart Shopping e di Pricerus Group, e rispettivamente di 100mila euro e di 200.000 euro nei confronti delle imprese individuali Sharazon e Share Distribution.
Mancate consegne e omessi rimborsi
L’Antitrust ha pure concluso l’istruttoria nei confronti della società Teknoacquisti, attiva nella vendita online di prodotti di telefonia mobile attraverso il sito teknoacquisti.com, e ha accertato diverse violazioni del Codice del Consumo, relative alla mancata consegna dei prodotti acquistati online, all’omesso rimborso degli importi corrisposti dai consumatori per i prodotti non consegnati e al mancato rispetto di alcuni diritti dei consumatori nei contratti a distanza. La sanzione irrogata a tale società è pari a 110.000 euro. (E.G. per NL)