Comscore: TikTok registra una crescita del 325% sul tempo speso in app; nonostante il boost dei lockdown, Netflix rimane invece indietro nella classifica.
Alti e bassi
Come già visto in precedenza, il 2020 ha segnato un cambio di direzione nei consumi e nelle abitudini di fruizione del pubblico. Dalla crescita esponenziale delle sottoscrizioni ai servizi OTT, al boom dell’e-commerce, fino a dati meno positivi, come il crollo degli investimenti pubblicitari che hanno caratterizzato la tv e il settore Out-Of-Home advertising (OOH).
Un aspetto trasversale
La situazione sopra delineata fa riferimento a specifici settori, presi come sistemi a sé stanti. Esiste però un aspetto trasversale, indipendente dal comparto preso in esame, ma al contempo condizione indispensabile per la fruizione. Dai social agli OTT, infatti, l’accesso ai servizi è legato al download di app, siano esse per dispositivi mobile, smart tv o PC. Proprio questo tipo di software ha beneficiato di una crescita esponenziale nel 2020.
218 miliardi le app scaricate nel 2020
Sono state oltre 218 miliardi le applicazioni scaricate lo scorso anno, in aumento del 7% rispetto al 2019, mentre il volume di spesa negli app store è aumentato del 20%, arrivando a 143 miliardi di dollari. Anche le ore trascorse in app per ogni utente sono aumentate del 20%, per un totale medio di 4,2 ore, una cifra, in alcuni stati, più alta di quella riguardante la tv.
L’analisi dell’App Annie
La piattaforma di classificazione e analisi delle applicazioni, App Annie, ha reso noto – nel rapporto State of mobile 2021 – che il 2020 è stato l’anno con più download di sempre. Non solo, il settore ha visto una crescita così importante da fare un salto in avanti di due anni rispetto alle stime previste.
TikTok cresce del 325% per tempo speso in app
A fare da traino al mondo delle app, come sempre, i social e in particolare TikTok. L’app cinese, infatti, ha visto aumentare del 325% le ore medie per utente e si appresta, secondo stime, a raggiungere 1,2 miliardi di iscritti (attualmente sono 689 milioni).
TikTok nel mondo e in Italia
Tik Tok è arrivato a superare anche Facebook negli Stati Uniti per tempo speso a utente. Mentre in Germania e Regno Unito primeggia per utenti attivi. Nel nostro Paese, invece, il social è ancora dietro a Facebook sia per utenti unici che per tempo speso, ma al contempo, i numeri sono in rapida crescita.
Il social di Mark Zuckerberg resta la prima app per tempo speso, mentre per utenti unici rimane al quinto posto. Anche gli altri servizi di proprietà di Facebook ottengono importanti risultati, come Whatsapp che con 31 milioni di utenti è l’app più scaricata e la seconda per tempo di utilizzo.
Spotify
Nella classifica sopra citata (stilata da Comscore) compaiono anche Spotify e Netflix, ma solo per quanto riguarda il tempo speso in app. I due servizi di streaming, infatti, non riescono a entrare nella top ten delle applicazioni per utenti unici.
Netflix
Netflix segna il risultato peggiore tra le prime dieci app per tempo speso. Un dato che sembra quasi paradossale, visto il boom dei servizi streaming conseguente alla pandemia. Sicuramente, sul risultato dell’OTT ha inciso (anche) il pagamento di un abbonamento per l’accesso ai contenuti. Condizione non richiesta per fruire della libreria di Spotify, che si è invece piazzato al quinto posto della classifica delle app per tempo speso.
Il modello di TikTok si adatta ai nuovi bisogni dell’utente
Dai dati sull’utilizzo e il download di app, si conferma la grande importanza dei social network nei consumi degli utenti. Non più ormai solo come strumento di connessione, ma come mezzo di svago, intrattenimento e informazione.
La varietà di contenuti proposta, l’accesso gratuito e la tipologia di fruizione, fanno dei social un medium tutt’ora insuperabile quanto a user experience.
Soglia di attenzione bassa premiante
L’interazione proposta da TikTok, soprattutto, basata su prodotti velocemente consumabili, si sta rivelando sempre più vincente, vista la sempre minor soglia di attenzione massima dimostrata dagli utenti, come testimoniato anche dalla tolleranza sempre più bassa verso gli spot che superano i 5 secondi. (A.M. per NL)