Stando ai dati riferiti a novembre di audiweb le testate online risalgono leggermente la china grazie soprattutto al mobile, almeno per chi asseconda adeguatamente il trend.
Sono stati recentemente pubblicati da Audiweb i dati sul traffico internet in Italia relativi allo scorso mese di novembre. Calo, rispetto a ottobre, sul dato numerico degli utenti unici: sono infatti 28,8 milioni le persone che, nel periodo in esame, si sono collegate ad internet almeno una volta, contro i 29,5 milioni del mese precedente. La diffusione rimane maggiore fra le fasce di utenza giovanile (come del resto si poteva prevedere) ed arriva a produrre un totale complessivo di 45 ore e 23 minuti. Riguardo alle categorie di siti preferite dalla popolazione del nostro paese, il primo posto nelle preferenze è ovviamente occupato dal segmento search. I motori di ricerca attirano infatti il 92,1% dell’utenza, seguiti dai portali generalisti con l’89,7% e dai social network, con l’87,3%. Solo decimo posto per le news, che attirano un 70,8% (era il 68,8% a ottobre) dell’utenza, preceduti dal segmento e-commerce con il 75,8% ma per il quale bisogna tener conto della presenza nel periodo in esame sia del cyber monday che del black friday, che hanno sicuramente alimentato il traffico sui portali commerciali visto che quest’anno si sono entrambi estesi anche all’Italia attraverso siti come Amazon. Le notizie, in ogni caso, confermano la loro congenita difficoltà nel compito di riuscire ad attirare via web quell’utenza che sempre di più abbandona la carta stampata. Tuttavia, c’è uno spiraglio di speranza che non è certo qualcosa di sconvolgente ed è rappresentato dal mobile: il 71% del tempo totale speso in rete dagli italiani è generato da smartphone e/o tablet. Anche se l’inclusione dei tablet nella misurazione fa pensare ad un dato prodotto in eccesso visto che spesso sono utilizzati a casa con una connessione wifi (quindi di fatto proprio come un device fisso), il numero rimane comunque significativo. Ed è proprio la spinta del mobile a dare una botta di linfa vitale al sistema informativo su internet che, almeno per chi è stato finora in grado di andargli incontro, inizia a produrre qualche frutto. A titolo di esempio, citiamo Repubblica, leader fra i siti informativi e per il quale il traffico mobile si è incrementato del 18,7%. Il risultato è una variazione totale dei suoi utenti pari ad un +4,5%, mentre nel mese di ottobre era del -1,7%. Altri casi interessanti sono quello de La Stampa, che da un -4% ottenuto ad ottobre passa ad un +8% grazie ad una crescita del mobile di quasi il 20%. Il dato più sorprendente, tuttavia, è senza dubbio quello di Ansa. L’agenzia di stampa romana vede gli utenti da pc crescere del 18,6% e quelli del mobile impennarsi clamorosamente del 66,5%, per un risultato totale di utenti che aumentano del 33,5%. E ancora di più, si può notare come il dato rimanga del tutto invariato nel calcolo del perimetro organico (quello cioè senza aggregazioni). Insomma, come segnalato e anticipato diverse volte, il mobile si sta dimostrando il canale in grado di trainare la crisi del settore editoriale, sempre a patto di riuscirne a cavalcare bene l’onda. Sì, perché non basta essere sul web per riprendersi, come testimonia ad esempio il caso de Il Sole 24 Ore il quale vede la sua utenza calare del 7% circa rispetto ai dati di ottobre, dato che si può attribuire al calo drastico delle utenze da pc (-9,4%) visto che sul segmento mobile è più o meno in linea con il trend generale, crescendo dell’11%. Questo per sottolineare, per l’ennesima volta, che se anche il web e soprattutto il mobile stanno fornendo un’opportunità all’informazione, bisogna riuscire a coglierla con le strategie e le offerte giuste. (E.V. per NL)