Gennaio rivela dati positivi per il mondo del web, soprattutto nel comparto mobile che continua a prevalere sul fisso; inoltre, i portali di news tornano a crescere esplicitando la possibilità per il mondo editoriale di uscire dalla crisi a patto di sfruttare opportunamente il mezzo.
Pubblicati i nuovi dati Audiweb riguardanti il traffico online del mese di gennaio 2016. L’audience totale ha raggiunto i 28,7 mln d’italiani, che corrispondono al 52% delle persone dai 2 anni in su le quali navigano in rete per una media di 47 ore totali ciascuno. Un primo dato interessante riguarda i mezzi utilizzati: la rivoluzione del mobile si conferma travolgente dato che, mentre sono stati 11,5 mln gli utenti che hanno navigato da pc, raggiungono invece quota 18,5 mln coloro che utilizzano device mobili. Come sempre, inoltre, sono soprattutto i giovani a essere presenti sul web, dato che il 65% degli utenti attivi in rete appartengono alla fascia di età 18-24. Buone notizie, inoltre, per quello che riguarda i portali informativi: come più volte ripetuto su questo periodico, infatti, un margine di sviluppo online c’è per i giornali ed è anche enorme. Ovviamente, il segreto è saper cogliere le opportunità e, nel nostro paese, sono ancora in pochi ad averlo realizzato. Lo dimostrano i risultati dei portali informativi nel loro complesso: 21,7 mln di utenti unici nel giorno medio, trainati soprattutto dallo sport (grazie al periodo calcio mercato) e da economia e finanza. In totale, 26 brand della categoria informazioni sono in crescita, mentre ad essere in calo sono 15; un altro importante segnale arriva dalla vetta della classifica: Repubblica arresta leggermente il suo andamento positivo, crescendo dell’1,4% ma rimanendo in vetta alla classifica. Dato importante quello prodotto, invece, dal suo inseguitore ovvero il Corriere della Sera. Il quotidiano milanese, infatti, registra una crescita del 9,6% in netto recupero della vetta. Indicativo anche il risultato de Il Sole 24 Ore: +12,6%, a dimostrazione che il metodo paywall non è da buttare via, anzi, tutt’altro. Fa riflettere anche, alla luce dell’unione Espresso-Itedi, il fatto che Repubblica sia praticamente l’unica da testata a crescere del nuovo gruppo editoriale sul web; La Stampa infatti rimane pressoché stabile con -0,7% mentre l’Espresso perde l’11,2%; Secolo XIX invece non rientra affatto nella classifica dei più visitati. (E.V. per NL)