Web. L’Antitrust americana contro Facebook: rigettate le accuse per prove insufficienti

Antitrust americana FTC contro Facebook

Lo scontro tra Antitrust americana e i big del web si fa sempre più pressante (e interessante). Anche se a volte le multinazionali riescono a farla franca. Almeno, in apparenza.
La Federal Trade Commission è comunque decisa ad andare in fondo, intentando cause ai colossi americani Google & Co per contrastare la loro posizione dominante nel mercato e per cercare di regolare con nuove leggi più stringenti la loro attività.

Antitrust americana vs Facebook

Oltre ad Amazon, di cui abbiamo dato conto su queste pagine, la FTC ha in corso due cause coordinate con Facebook per fatti risalenti al 2012 e 2014. Ma in questo caso, il social network, per il momento, è uscito vincente.

Il giudice federale ha rigettato in blocco le accuse dell’Antitrust americana

Come riporta anche l’articolo pubblicato su The New York Times, il giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia, James E. Boasberg, ha infatti respinto le due cause contro la società guidata da Mark Zuckerberg per comportamenti anticoncorrenziali e pratiche di concorrenza sleali.

Posizione dominante nei servizi di social network per maxi acquisizioni di Instagram e WhatApp

Le accuse mosse dalla FTC, ora capitanata da Lina Khan, riguardavano nello specifico le maxi acquisizioni da parte di Facebook dei due social network in voga: Instagram (acquisita nel 2012, per un miliardo di dollari) e WhatsApp (nel 2014, per 19 miliardi di dollari).
Operazioni che hanno permesso a Facebook di creare un monopolio nei servizi di social network.

Rigetto per prove insufficienti

Eppure, secondo il giudice federale, le prove raccolte e portate al tavolo dall’agenzia governativa statunitense non sono state sufficienti, aggiungendo che “è difficile chiarire i confini e gli elementi di un mercato non ordinario né intuitivo”.

Facebook  (per ora) vincente

Il rigetto in blocco delle azioni anticoncorrenziali (una intentata dalla FTC e l’altra dai procuratori generali di 46 Stati americani) è stato ovviamente ben accolto da Facebook, che avrebbe dichiarato di essere “lieta che le decisioni di oggi riconoscono i difetti nelle denunce del governo”. Per il momento, quindi, il social network può tirare un respiro di sollievo.

Il titolo vola a Wall Street

Tra l’altro, quale effetto della decisione assunta dal giudice, il titolo di Facebook a Wall Street è schizzato a quasi il 4%, portando la capitalizzazione oltre i mille miliardi di dollari.

L’Antitrust americana presenterà nuove prove

Ma è ancora presto per cantare vittoria. All’Antitrust americana è stato concesso il termine di 30 giorni per presentare nuove argomentazioni. E si vedrà chi avrà la meglio (G.S. per NL)

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