Per il gigante dell’e-commerce Amazon il terzo trimestre del 2018 è stato quello del record di profitti: un risultato che l’azienda sperava, ma difficile da pronosticare, dati gli ingenti investimenti sulle autoproduzioni.
Nonostante la società di Bezos abbia sofferto nel mese di ottobre il sell-off attuato da Wall Street (strategia finanziaria che consiste nella vendita di titoli o di altri beni di investimento durante un periodo di ribasso delle quotazioni, finalizzata ad evitare di conseguire perdite ancora maggiori) che ha colpito tutti i mercati americani, il valore delle azioni entro la fine dello stesso mese ha fatto registrare un aumento del 7,1%.
Un sell-off che ha colpito in particolar modo tutto il settore tecnologico, con un calo dei prezzi in alcuni casi anche del 20%. Tale ribasso non ha cause specifiche; semmai, alla base ci sono motivazioni che possono essere ricomprese in un arresto improvviso del generale trend di espansione, in un’eccessiva riduzione della liquidità del dollaro e nelle tensioni geopolitiche in atto (come la guerra commerciale tra Cina e USA).
Un trigger borsistico solo temporaneo che, secondo gli analisti, è sintomo di un’economia forte costituita da aziende di peso che riescono a sopportare le tensioni degli investimenti. Tuttavia, bisognerà attendere il 2019 per stare sereni, poiché nel prossimo anno sono previsti rialzi dei tassi e politiche di bilancio e di inflazione delle Banche Centrali che determineranno una correzione del mercato molto più ampia (stando a quanto riportato su Milano Finanza).
Come anticipato, Amazon nel terzo trimestre del 2018 ha visto aumentare i profitti totali: 2,9 mld di dollari (corrispondenti a circa 2,54 mld di euro).
Di tutta la situazione finanziaria nel suo complesso, soltanto il fatturato ha un po’ deluso le aspettative, in quanto per Amazon ci si aspettava una cifra pari almeno a 57,1 mld di dollari (rispetto agli effettivi 56,6 mld), ma la speranza è di recuperare nel periodo delle festività, raggiungendo una cifra compresa fra i 66,5 e i 72,5 mld di dollari (fonte Italia Oggi).
Si tratta, quindi, dell’ennesimo buon risultato ottenuto dopo aver sfiorato un valore di mercato di mille miliardi di dollari (un’impresa che finora era riuscita soltanto ad Apple) e dopo essere stato recentemente valutato, per il quarto anno consecutivo, il servizio più gradito dai consumatori italiani secondo l’indagine Campioni del Servizio 2018/19 promossa dall’Istituto tedesco di Qualità e Finanza. (D.D. per NL)