Il secondo trimestre 2020 (aprile/giugno) si è rivelato molto positivo per i tre colossi americani – Amazon, Facebook, Apple – mentre Google ha incontrato diverse difficoltà, dovute alla crisi Covid-19.
Amazon: 175 mila nuovi posti di lavoro e 9 mld in nuovi progetti
Nel trimestre in analisi, Amazon ha vissuto un vero e proprio boom globale dell’e-commerce, ottenendo ottimi risultati: ricavi per 88,91 mld di dollari (+40% rispetto allo stesso periodo del 2019) e un utile netto di 5,24 mld (raddoppiato rispetto all’anno precedente). Per il terzo trimestre si prevede una crescita del 30% sui ricavi.
Bezos: creati 175.000 posti di lavoro
A questo proposito Jeff Bezos ha dichiarato: “abbiamo creato oltre 175 mila nuovi posti di lavoro da marzo e stiamo portando 125 mila di questi dipendenti in posizioni regolari e a tempo pieno. E le vendite di terze parti sono cresciute ancora una volta più velocemente in questo trimestre rispetto alle prime vendite di Amazon. Infine, anche in questo periodo imprevedibile, abbiamo iniettato denaro significativo nell’economia, investendo oltre nove miliardi di dollari in nuovi progetti”.
Apple: 59,7 mld di ricavi e 11,2 mld di utili
I ricavi di Apple, nel periodo aprile/giugno, hanno raggiunto 59,7 mld di dollari (+11 sul 2019), gli utili 11,2 mld (+12%) ed è stato creato, inoltre, un flusso di cassa positivo per un valore di 16,3 mld.
Per la società guidata dall’a.d. Tim Cook – relativamente ai ricavi – il continente americano vale 27 mld di dollari (+8%), l’Europa 14,1 mld (+18,5%), la Cina 9,3 mld (2,1%), il Giappone 4,9 mld (22,5%) e il restante di Asia – Pacifico vale 4,2 mld (+20%).
iPhone sempre core
Il business più redditizio è – ovviamente – quello degli IPhone che ha prodotto 26,4 mld di dollari di introiti nel trimestre in esame (+1,5% sul 2019), seguito da quello dei servizi – Apple Store, Apple Care, Apple Tv – con 13,1 mld (+14,9%), dei Mac con 7 mld (+20,6%), degli IPad con 6,5 mld (+30%) e infine quello dei wearables, home e accessori con 6,4 mld (+16,3%).
Facebook: raggiunti i 2,7 mld di utenti attivi mensili
Facebook – che vive quasi esclusivamente di pubblicità – ha ottenuto guadagni per 18,69 mld di dollari (+11% sul 2019) e un utile netto per 5,18 mld. Gli utenti mensili attivi del social hanno raggiunto quota 2,7 mld in tutto il mondo, con una crescita del 12%. Nonostante – dallo scoppio della pandemia – ci siano state campagne per boicottare Facebook – accusata di diffondere fake news e messaggi violenti – la pubblicità è crescita del 10%rispetto all’anno precedente, anche in luglio.
Google: l’unico in difficoltà
Google Search ha, invece, sofferto in questo secondo trimestre 2020 e per la prima volta sia i ricavi sia gli utili del colosso Alphabet hanno subito un calo rispettivamente del 2% (38,3 mld) e del 30% (6,96 mld). Anche le inserzioni pubblicitarie sono scese dell’8%, fermandosi a 29,9 mld di dollari, mentre Youtube – 3,8 mld (+6%) – e Google Cloud – 3 mld (+43%) hanno registrato crescite significative rispetto al 2019.
Spotify: 1,889 mld di incassi
Spotify nel trimestre aprile/giugno ha incassato 1,889 mld (+13%) di cui 1,758 mld arrivano dagli abbonamenti premium. Come ormai siamo abituati a leggere, la raccolta pubblicitaria è calata del 21%, guadagnando 131 mld di dollari e – non essendo ancora uscita dalla fase di start up – in questo periodo ha subito una perdita di 167 mld di dollari. (N.S. per NL)