Non c’è immagine migliore di un bimbo in estasi sotto l’albero di Natale, per descrivere l’impegno, l’entusiasmo e la dedizione con le quali il signor Murdoch sembra curarsi del suo gioiellino. A confermarlo questa volta sono l’ex direttore del Sunday Times, Andrei Neil, e Roy Greenslade, ex vice-direttore del The Sun, i quali avrebbero addirittura dichiarato che il magnate australiano si starebbe disinteressando dell’Inghilterra perché troppo occupato a pianificare il futuro del Wall Street Journal. E a quanto pare la ragione sta dalla loro parte: informazioni piuttosto affidabili, sebbene provenienti dai ranghi più bassi delle rispettive redazioni, confermano che nonno Rupert non telefona più ogni mattina, come faceva invece abitualmente, per sapere cosa c’è in prima pagina sui giornali citati. La devozione per il Wsj è tanta da dedicarsi a tempo pieno al suo restyling, a quanto pare destinato non solo ad alleggerire i toni della testata newyorchese, ma anche a favorire l’ingresso di nuovi investitori, con l’ampliamento significativo delle sezioni di sport e lifestyle. Così il tycoon (come soprannominato dai collaboratori inglesi) si dedicherà a breve al restauro grafico e contenutistico delle sezioni Personal Journal e Weekend Journal, oltre che – assurdo, ma vero – al trasferimento della sede di New York da un lato all’altro della strada, per favorire l’accesso alla sede ai dipendenti pendolari. (Marco Menoncello per NL)