New York. Newscorp ha annunciato che dal prossimo 12 aprile arricchirà il proprio Wall Street Journal con un supplemento di 12 pagine su cronaca locale, politica cittadina e statale, sport e spettacolo.
Si tratta di una notizia che ha fatto il giro del mondo in meno di 24 ore, non solo perché oggigiorno internet permette di essere tanto rapidi, ma anche perché le intenzioni di Rupert Murdoch sembrano ancora più aggressive del solito. L’attacco che lo squalo dell’editoria si sta preparando a sferrare alla grey lady newyorchese (la signora in grigio, così viene soprannominato il Times, nella grande mela, per via del suo noto atteggiamento presuntuoso) ha la volontà di “uccidere il giornale concorrente”. Con queste precise parole lo stesso Times ha testimoniato la sfida lanciata dal tycoon australiano, preparando la miglior difesa possibile e costruendo una campagna pubblicitaria diretta non tanto ai lettori, quanto piuttosto agli investitori. L’invito è, infatti, quello di riconoscere al Times il primato del livello di reddito, il primato dei lettori donna, il primato (oggi fondamentale) degli utenti digitali, a dispetto dell’indiscusso successo del WSJ. Insomma, il Times ha le gambe tremanti e sa che Murdoch non risparmierà colpi pur di annullare le redazioni che occupano il grattacielo di Renzo Piano. Parallelamente però, alcuni soggetti tra i vertici del WSJ non avrebbero completamente gradito la mossa del tycoon australiano perché preoccupati dalla reazione del lettore comune del popolare giornale finanziario, all’introduzione della redazione locale. Insomma, siamo sicuri che i professionisti che si affidano agli aggiornamenti del WSJ gradiscano l’inserimento di un supplemento locale che, di fatto, potrebbe rendere un po’ generalista un quotidiano che ha basato il proprio successo proprio sul non esserlo mai stato? E’ proprio di questo che qualcuno si starebbe preoccupando pur considerando necessario proseguire la sfida con il Times per il predominio delle notizie, almeno nella città della grande mela. Quanto invece alla nuova redazione generalista del WSJ sarà composta 35 elementi, tutti provenienti dal defunto New York Sun, una delle tante testate che non ha saputo resistere alla recente crisi editoriale. (M.M. per NL)