E’ destino che ci si ricordi della radio locale solo in occasione delle sciagure naturali più devastanti.
Relegata in secondo piano dalla politica, dal legislatore e dai centri media, se ne riscopre immancabilmente la valenza (solo) in occasione di disastri che zittiscono i mezzi di comunicazioni più blasonati. Già, perché la duttilità e la vigorosità dell’antico medium elettronico lo rendono ideale per informare ed alleviare le sofferenze delle popolazioni precipitate, nel giro di poche ore, dall’era dell’interconnettività a quella della prima necessità. Viva la radio locale, quindi. Ma solo finché dura l’emergenza.