Dopo lo spegnimento del canale UHF 36 che consentiva ad una fetta consistente dei residenti della Lombardia (ed aree limitrofe del Piemonte) di ricevere il segnale analogico della tv della Svizzera Italiana, numerose sono state le richieste avanzate alla Confederazione elvetica per garantire comunque la fruizione del segnale di un’emittente di grande qualità e, per certi versi, di significativa originalità. Della questione si è occupato a lungo il sito internet L’Osservatorio Rtv (ospitato sul portale www.daxmedia.net), ma l’amministrazione svizzera è rimasta silente agli appelli. Ora, tuttavia, si prospetta una nuova possibilità perché i lombardi (e magari non solo loro) possano tornare a ricevere i programmi che per oltre trenta anni hanno fatto il loro ingresso nelle case della pianura padana: diverse televisioni locali (delegando all’uopo la struttura di competenze a più livelli Consultmedia – collegata a questo periodico – che si è fatta carico delle relazioni) hanno proposto alla TSI di ripeterne i programmi (senza alterazioni) destinando all’uopo spazio nei bouquet digitali ma anche diverse ore di palinsesto analogico. Le richieste sono al vaglio della Confederazione elvetica. (NL)