Entro la fine dell’anno, dopo il vaglio delle autorità di vigilanza, Vodafone, acquisirà a tutti gli effetti le infrastrutture di Tele2 Italia e Tele2 Spagna. Al colosso britannico della telefonia mobile la transazione è costata circa 775 milioni di euro. Poca roba se si considera lo sviluppo del pacchetto dei servizi del quale potrà disporre Vodafone nel prossimo futuro. Infatti, l’accordo permetterà all’azienda di entrare nel mercato della telefonia fissa offrendo, alla clientela residenziale e alle imprese, Internet a banda larga, come già avviene in Gran Bretagna, Germania e Francia. Questo va ad aggiungersi ai tradizionali servizi di telefonia mobile e quelli, più recenti, di telefonia fissa via radio, previsti dall’offerta “Vodafone Casa”. Per la compagna si tratta di un’operazione fondamentale nell’obiettivo di diventare un operatore in grado di offrire servizi di comunicazione totale. Lo stesso Pietro Guindani, amministratore delegato di Vodafone Italia, ha affermato al riguardo che è stato compiuto «un passo in avanti importantissimo nell’attuazione della strategia di crescita focalizzata su due nuove aree di sviluppo, ovvero per i servizi integrati fisso-mobile e per la banda larga fissa e mobile». La svedese Tele2 sino ad ora ha fornito, sia in Italia sia in Spagna, la banda larga e la telefonia fissa, tramite una copertura in modalità ULL (Unbundling Local Loop), che in Italia consente di non pagare l’abbonamento a Telecom. Alla data del trenta giugno scorso, erano più di due milioni e mezzo i clienti di Tele2 Italia – di cui quattrocento mila nella banda larga -, mentre in Spagna si contano cinquecentocinquantamila clienti. In particolare, nel 2006, Tele 2 Italia ha registrato ricavi per 546 milioni di euro, con una crescita, nel primo semestre 2007, dell’8,5%. (Mara Clemente per NL)