La copertura potrebbe contare fino al 50% del totale del punteggio per la determinazione della graduatoria prevista dalla L.75/2011 che individuerà gli operatori di rete locale che avranno titolo a ricevere dal MSE-Com le assegnazioni definitive dei diritti d’uso DTT.
Secondo le indiscrezioni raccolte negli ambienti ministeriali, punteggi importanti saranno poi assegnati a chi dimostrerà di disporre di un numero rilevante di dipendenti (meglio se giornalisti) e di un patrimonio netto idoneo a garantire lo sviluppo tecnico dell’attività televisiva digitale. Poco o nulla importerà invece l’anzianità di esercizio, posto che essa potrebbe essere ricondotta al canale più datato tra quelli occupati prima dello switch-off (e si sa che i canali analogici erano tutti stati attivati nel 1976…). Ubi maior, minor cessat, quindi. Ma non è certo una novità, in Italia.