da Franco Abruzzo.it
Bari, 27 maggio 2008. Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Puglia ha deciso di sanzionare con la sospensione per sei mesi dall’attività professionale il direttore dell’emittente di Conversano Telenorba, Vincenzo Magistà. Nei suoi confronti era stato avviato un procedimento disciplinare in relazione alla puntata del ‘Graffio’ andata in onda il 31 marzo scorso, dedicata alla vicenda dell’uccisione della studentessa inglese Meredith Kercher. La decisione è stata presa a maggioranza
Nel corso della trasmissione erano state mandate in onda immagini tratte dai filmati realizzati dalla polizia scientifica di Perugia sul luogo dell’omicidio in cui vengono mostrati dettagliatamente i particolari sulla ferita al collo della ragazza e il corpo nudo della vittima. Immagini che avevano provocato da più parti reazioni polemiche.
Il Consiglio – è detto in un comunicato – ”dopo avere esaminato le immagini, ascoltato il collega Magistà e discusso ampiamente e approfonditamente della questione, ha ritenuto che la messa in onda del servizio violi i principi contenuti nella legge professionale, nel Codice deontologico e nella Carta dei doveri del giornalista. Ha deciso, inoltre, di sospendere l’esecutività della sanzione in attesa della decorrenza dei termini di legge previsti per eventuali ricorsi”. (ANSA)
La reazione di Magistà
”Prendo atto e rispetto la decisione del consiglio dell’Ordine. Resto amareggiato per il fatto che la decisione è stata presa a maggioranza e che quindi abbiano prevalso logiche di schieramento e forse anche la particolarità del momento, cioè la pressione mediatica che c’era su questo evento”. E’ il primo commento del direttore dell’emittente televisiva privata Telenorba, Vincenzo Magistà, alla decisione del consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Puglia di sospenderlo per sei mesi per la messa in onda di un video sull’uccisione a Perugia della studentessa inglese Meredith Kercher.
”Sono sicuro – aggiunge Magistà – che in un momento diverso l’Ordine avrebbe preso una decisione diversa. Ringrazio comunque i colleghi dell’Ordine perchè in fondo hanno usato anche clemenza, visto che la sanzione è quella prevista in seconda battuta, e quindi condividendo sia pure a metà la mia difesa. Peccato che abbiano prevalso la particolarità del momento e le logiche di schieramento, che hanno influito probabilmente sulla serenità del giudizio. Queste sono anche le ragioni – conclude – che mi indurranno a fare ricorso al Consiglio nazionale”. (ANSA)
Nota di Franco Abruzzo
Le delibere sono atti amministrativi e come tali sono esecutivi. Solo il Consiglio nazionale ne può sospendere l’efficacia in attesa del giudizio di II grado amministrativo, che è anch’esso esecutivo.