TVTech è nata “come canale televisivo gratuito fruibile via internet, integrato in quello che è il contesto tipico degli argomenti trattati: telefonia, mobile, hardware, software, videogiochi, fotografia e notizie dal web”.
Così si presenta sul proprio sito questa micro web tv, sorta nel 2008 da una costola della testata giornalistica Hardware Upgrade (presente on line dal 1997) con l’intento di fornire informazioni di qualità sul vasto settore della tecnologia di consumo. Corteggiata dagli editori locali e satellitari, TVTech vuole, almeno per ora, mantenere la propria produzione informativa solo su internet, rivolgendosi ad un target ben specifico, costituito da appassionati di nuove tecnologie, invitati ad interagire con il mezzo attraverso commenti sui contenuti fruiti. Paolo Corsini ci ha descritto come segue questa micro web tv.
Quando e perché nasce La vostra web tv? Qual è la sua mission?
TVtech nasce nel mese di Settembre 2008 quale emanazione della testata giornalistica Hardware Upgrade, veicolando in essa tutti i contenuti video sviluppati dalla redazione ed incentrati sulla tecnologia a 360 gradi.
Come si articola il palinsesto di TVTech? Con quale periodicità aggiornate i contenuti?
Tipicamente cerchiamo di pubblicare un nuovo video al giorno; in occasione di particolari eventi (ad esempio, fiere di settore) la periodicità di pubblicazione diventa più ricca, sfruttando, in questo, il materiale prodotto dai redattori personalmente presenti agli eventi.
Perché scegliere il mezzo di internet per diffondere i contenuti di TVTech? I vostri contenuti sono trasmessi anche su canali satellitari o digitali terrestri? In caso contrario, avete mai pensato di proporvi agli operatori di rete locali come fornitori di contenuti?
Per noi è un passaggio quasi scontato: Hardware Upgrade come struttura editoriale è nata e si è sempre sviluppata sul web sin dal 1997. Al momento, i nostri contenuti non sono proposti su canali televisivi satellitari o digitali, nonostante siano giunte in questa direzione varie richieste da operatori locali e nazionali. La scelta, per il momento, è quella di restare legati solo allo strumento web.
Come descrivereste il web-spettatore di TVTech? E’ possibile circoscrivere il vostro target?
Appassionato di tecnologia, il nostro utente è alla ricerca di informazioni di qualità di settore, non necessariamente limitate ai nuovi prodotti, ma anche con approfondimento sulle tecnologie ad essi collegate.
Se il citizen journalism è oggi un fondamentale contributo degli utenti alla pubblicazione di prodotti audio e video online, lo favorite in qualche modo?
In parte lo favoriamo, con la possibilità di commentare qualsiasi contenuto venga inserito e, dunque, anche tutto ciò che riguarda i video. Non ci spingiamo, quantomeno al momento, all’utilizzare lo strumento video anche come forma di comunicazione con approccio citizen journalism, complice in questo la specificità dei temi che trattiamo su TVTech.
Di quante e quali figure professionali necessita la vostra web tv per realizzare e trasmettere i propri contenuti? Ci sono anche volontari che collaborano con TVTech?
La struttura è interna alla redazione di Hardware Upgrade; abbiamo una persona dedicata alle riprese ed al montaggio video, mentre per la parte editoriale, sono i redattori interni a sviluppare, in funzione dei vari temi, i contributi che verranno poi divulgati in video. Non ci sono volontari.
Cosa ne pensate delle tv connesse ad internet? Potranno supportare la veicolazione dei vostri contenuti e diventare valide alternative alle piattaforme del DTT o del satellite?
Sono sicuramente uno strumento interessante di diversificazione, e testimoniano come una programmazione televisiva tradizionale, per quanto variegata, possa non essere più interessante per un ampio numero di utenti. Questi strumenti potranno sicuramente aiutare anche la propagazione dei contenuti delle web TV, soprattutto se di natura verticale.
La raccolta pubblicitaria sul web sta crescendo negli ultimi anni? Come si sostiene TVTech?
Manca un modello di business chiaro per la pubblicità legata alle web TV. Attualmente, i ricavi di TVTech sono marginali rispetto a ai ricavi pubblicitari raccolti dalla struttura interna tradizionale, ma sembra possibile riuscire a creare valore in termini di raccolta pubblicitaria.
Quanto al recente regolamento approvato dall’Agcom, pensate che possa essere utile per fare ordine nel settore delle produzioni web, siano esse radio o tv? Chi sorpassa i 100mila euro di fatturato può effettivamente divenire competitivo nei confronti dei contenuti diffusi con i mezzi tradizionali?
Impostato nell’ultima versione, il regolamento può sicuramente aiutare a dare una struttura di un certo tipo al mondo della produzione audio e video per il web. Che da questo ne derivi una maggiore competitività rispetto ai media tradizionali ne dubito, quantomeno al momento; il web ha altre dinamiche ed è a mio avviso importante pensare alle web TV quali proposte originali, non alternative ad un media che è per sua natura molto differente dal web.
(a cura di D.A. e M.M. per NL)