Alla luce dell’approvazione delle delibere Agcom, destinate a regolamentare l’attività di fornitura di servizi di media lineari e a richiesta sui diversi mezzi di comunicazione elettronica e considerando la notevole crescita di micro web tv in Italia documentata dall’osservatorio Altra Tv, questo periodico ha scelto di intervistare alcuni tra i diretti interessati.
Lo scopo è capire quale sia il contesto nel quale le micro web tv si muovono; quali siano le loro possibilità e quali potranno essere le loro ambizioni. Del resto, la recente invasione di televisori connessi al web, tanto quanto la necessità degli operatori di rete di veicolare nuovi contenuti sulla piattaforma DTT, rendono ogni prodotto web sempre più interessante e appetibile per la creazione di nuovi palinsesti combinati tra web e digitale terrestre. E non solo. Sabaoth Tv, veicolando già programmi su alcune tv satellitari, è un chiaro esempio di contaminazione tra mezzi e linguaggi diversi. Di seguito l’intervista rilasciata da Sabaoth Tv per la quale si ringrazia Ghapios Garas.
Quando e perché nasce Sabaoth Tv? Qual è la sua mission?
La nostra web tv nasce con lo stesso obiettivo della nostra chiesa, il Ministero Sabaoth: far conoscere Dio in modo reale e naturale, così come viene raccontato nella bibbia, sfruttando le potenzialità del mezzo televisivo. Attraverso il piccolo schermo, infatti, tante persone, anche lontane da Milano (sede della web tv e del Ministero Sabaoth – ndr), possono ascoltare prediche e sermoni, godere di ottima musica o vedere film, con il chiaro intento di sentirsi più vicino a Dio.
Come si articola il palinsesto della vostra web tv? Con quale periodicità aggiornate i contenuti?
Attualmente i contenuti di Sabaoth Tv sono trasmessi esclusivamente in modalità on demand. In passato abbiamo provato ad utilizzare un palinsesto, ma non c’è dubbio sul fatto che il sistema on demand dia maggiori soddisfazioni: ognuno è libero di scegliere quello che vuole, quando vuole. Quanto alla periodicità, Sabaoth Tv carica nuovi video ogni 2 o 3 giorni, garantendo così contenuti freschi ad ogni suo utente.
Perché scegliere il mezzo di internet per diffondere i contenuti della vostra web tv? I vostri contenuti sono trasmessi anche su canali satellitari o digitali terrestri? In caso contrario, avete mai pensato di proporvi agli operatori di rete locali come fornitori di contenuti?
Noi di Sabaoth Tv consideriamo il web il miglior mezzo per raggiungere tutti. Anche perché abbiamo utenti che ci seguono da tutt’Italia o anche da continenti diversi come l’America Latina. E già godiamo della possibilità di trasmettere alcuni nostri contenuti su altre emittenti satellitari e non, tra cui TBNE e Tele Oltre.
Come descrivereste il web-spettatore della vostra web tv? E’ possibile circoscrivere il vostro target?
Semplicemente come persone che credono nella famiglia, generalmente interessate ai valori cristiani.
Se il citizen journalism è oggi un fondamentale contributo degli utenti alla pubblicazione di prodotti audio e video online, lo favorite in qualche modo?
Sì, lo favoriamo. Infatti, ognuno dei nostri utenti può liberamente suggerire l’aggiunta di video o contenuti da altri portali come YouTube o Vimeo. Tali suggerimenti vengono naturalmente pubblicati a seguito della nostra approvazione.
Di quante e quali figure professionali necessita la vostra web tv per realizzare e trasmettere i propri contenuti? Ci sono anche volontari che collaborano con la vostra web tv?
Abbiamo un cameraman, un regista, una persona che si occupa del montaggio e un grafico. Si tratta solo di volontari.
Cosa ne pensate delle tv connesse ad internet? Potranno supportare la veicolazione dei vostri contenuti e diventare valide alternative alle piattaforme del DTT o del satellite?
Crediamo si tratti di cose diverse: internet non è come la tv tradizionale. Nel futuro è possibile che la convergenza tra televisori connessi a internet e web tv sia affinata. A quel punto le micro web tv diventeranno il futuro della televisione.
La raccolta pubblicitaria sul web sta crescendo negli ultimi anni? Come si sostiene la vostra web tv?
Attualmente Sabaoth Tv non raccoglie praticamente nulla. Abbiamo iniziato da circa un anno a impegnarci anche in questa direzione. Ma non è tra le nostre priorità. Preferiamo concentrarci, almeno per ora, sulla qualità dei nostri prodotti.
Quanto al recente regolamento approvato dall’Agcom, pensate che possa essere utile per fare ordine nel settore delle produzioni web, siano esse radio o tv? Chi sorpassa i 100mila euro di fatturato può effettivamente divenire competitivo nei confronti dei contenuti diffusi con i mezzi tradizionali?
Consideriamo le delibere Agcom qualcosa di piuttosto inutile. Pare che anche YouTube fatichi a sviluppare certi fatturati. I video sul web sono un “contorno” che favorisce e aiuta il marketing, ma non si tratta ancora di vero e proprio business. Almeno per ora.
(a cura di M.M. e D.A. per NL)