Questo è quanto si legge sul sito www.e20webtv.it: E20 Web Tv è una realtà giovane, dinamica e professionale.
Non potendo vantare l’originalità di una forma di comunicazione nata e diffusasi negli Stati Uniti da oltre 15 anni, ricerca la qualità delle scelte, in linea con le aspettative di chi si affida ai servizi di questa web tv e superando i limiti che l’editoria tradizionale pone alla creatività di ogni collaboratore. Come d’uso ormai da qualche anno presso le principali testate giornalistiche, la tecnologia a disposizione consente di raggiungere con praticità le location e di intervenire con rapidità sul prodotto da realizzare. A differenza dei network tradizionali, si tende in questo caso a sottolineare l’accuratezza e puntualità del lavoro. E20 Web Tv garantisce, infatti, in poche ore la pubblicazione online e, di conseguenza, la promozione necessaria perché l’iniziativa abbia un riscontro efficace su tutto il territorio. Di seguito le risposte della responsabile del progetto, Violetta Serelli.
Quando e perché nasce E20 Web Tv? Qual è la mission di E20 Web Tv?
E20 Web Tv nasce più di un anno fa, con l’intento di documentare, analizzare e far conoscere non solo eventi di richiamo per un vasto pubblico, ma anche realtà artistiche e culturali minori, a cui non sempre fa riscontro lo stesso successo.
Come si articola il palinsesto di E20 Web Tv? Con quale periodicità aggiornate i contenuti?
Non abbiamo una periodicità stabilita nella programmazione, e questo ci permette di non chiuderci in un rigido schema di lavoro. Valutiamo giornalmente gli eventi e le proposte che siano il più possibile attinenti con la nostra linea editoriale, definendo direttamente con gli interessati i tempi di realizzazione del nostro servizio. Proprio per questo è possibile trovare nel nostro palinsesto (oltre all’intervista a un volto noto) gli speciali dedicati a rassegne di vario genere, le interviste a personaggi, le attività che esprimano un’identità culturale, legata non solo a tradizioni locali, ma anche ad argomenti più specifici. Diventa per noi elemento indispensabile porre la massima cura nell’evitare qualsiasi forma di banalizzazione e svalutazione di contenuti che, giunti a saturazione, porterebbero al graduale disinteresse del pubblico. Valutiamo anche collaborazioni con realtà analoghe e che condividano lo stesso obiettivo.
Perché scegliere il mezzo di internet per diffondere i contenuti di E20 Web Tv? I vostri contenuti sono trasmessi anche su canali satellitari o digitali terrestri? In caso contrario, avete mai pensato di proporvi agli operatori di rete locali come fornitori di contenuti?
Data la giovane “età” della nostra attività, al momento non trasmettiamo né su canali satellitari né digitali, ma ciò non toglie che non abbiamo preso in considerazione l’idea. Internet rimane il mezzo più veloce, ma non necessariamente dispersivo.
Come descrivereste il web-spettatore di E20 Web Tv? E’ possibile circoscrivere il vostro target?
Come accennato con la risposta precedente, internet non è necessariamente dispersivo. Nel nostro caso, ci permette di percepire l’interesse degli utenti verso le nostre proposte che, essendo spesso settoriali, sono ricercate volontariamente. Al 90% entriamo quindi in contatto con un pubblico selezionato di appassionati o “addetti ai lavori” che avrà senz’altro un’attenzione maggiore rispetto a chi si imbatte nell’ennesima intervista al personaggio del momento.
Se il citizen journalism è oggi un fondamentale contributo degli utenti alla pubblicazione di prodotti audio e video online, lo favorite in qualche modo?
E’ capitato che qualcuno ci abbia contattato per approfondire o proporre il suo punto di vista sui nostri argomenti, ma non accosterei le due cose. E20WebTv è un progetto editoriale che corre su un binario parallelo rispetto all’informazione tradizionale. Il nostro prodotto finito, realizzato direttamente con i protagonisti, ha in sé più fini documentaristici che cronachistici, e limita quindi per natura gli eventuali interventi esterni.
Di quante e quali figure professionali necessita E20 Web Tv per realizzare e trasmettere i propri contenuti? Ci sono anche volontari che collaborano con E20 Web Tv?
Le qualità che ricerchiamo in chi voglia collaborare con noi sono prima di tutto passione e autentico interesse. Il settore della comunicazione è molto delicato, non sempre l’esperienza e la competenza sono date dal conseguimento di titoli, ma spesso sono sostenute da tenacia e forte personalità. Vorremmo sottolineare che E20WebTv non è una vetrina di volti nuovi per lo spettacolo. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare i contenuti e di creare, col tempo, un’opportunità di lavoro realmente stabile. Al momento il numero di collaboratori varia a seconda degli impegni che ci vengono proposti, ma, essendo il nostro un progetto editoriale, ci stiamo muovendo anche in vista di altre ramificazioni del nostro lavoro.
Cosa ne pensate delle tv connesse ad internet? Potranno supportare la veicolazione dei vostri contenuti e diventare valide alternative alle piattaforme del DTT o del satellite?
Le possibilità di internet sono infinite, credo però che si conoscano solo a livello superficiale. Ci concediamo tutti poco tempo per studiare strategie alternative alla “diffusione di massa, tutta e subito”. E sono sicuramente sotto i nostri nasi.
La raccolta pubblicitaria sul web sta crescendo negli ultimi anni? Come si sostiene la vostra web tv?
Non ci avvaliamo ancora di finanziamenti, e procediamo in autoproduzione. L’unico sostegno sono le risorse che scaturiscono esclusivamente dai nostri servizi o da chi decida di investire in una sponsorizzazione per la nostra attività.
Sareste favorevoli alla realizzazione di un tariffario nazionale per i servizi delle web tv (giornalistici, culturali, informativi, educativi, di attualità, ecc.) che fossero veicolati da emittenti del DTT o satellitari? Quali potrebbero essere i vantaggi? Quali gli eventuali ostacoli?
Sarebbe sicuramente un passo avanti per il riconoscimento di un lavoro che viene spesso scambiato (anche in malafede) per hobby. Tuttavia livellare i prezzi di un servizio complesso, costituito da più voci che ne garantiscono la peculiarità, potrebbe a mio parere creare confusione sulla qualità del prodotto finale.
Quanto al recente regolamento approvato dall’Agcom, pensate che possa essere utile per fare ordine nel settore delle produzioni web, siano esse radio o tv? Chi sorpassa i 100mila euro di fatturato può effettivamente divenire competitivo nei confronti dei contenuti diffusi con i mezzi tradizionali?
La competitività è data da logiche di mercato cui non tutti i privati decidono di aderire. I mezzi tradizionali possono, è vero, essere sorpassabili, ma sono anche assolutamente in grado di prevenire (e quindi evitare) il declino, ricorrendo ad un’evoluzione sistematica e al passo coi tempi, della diffusione dei loro contenuti. Alcune realtà stanno sperimentando da qualche tempo questo rimettersi in gioco ma ci sono ancora molti freni legati alla diffidenza verso la novità. Gli ultimi vent’anni hanno favorito il confronto con tante realtà (sociali, culturali e artistiche) nel mondo e internet ha contribuito in maniera massiccia ad avvicinarle; sarebbe ormai non semplicemente utile, ma anche necessario, dare spazio a menti allenate più a nuove creatività che ancorate a vecchi sistemi.
(a cura di M.M. e D.A. per NL)