In soli due anni ha raccolto il più grande archivio video italiano di action sport, trasmesso su oltre 30 emittenti locali, confezionato centinaia di contenuti e raccolto il consenso di migliaia di appassionati di board sport (sport da tavola, per chi non lo sapesse).
È la storia in sintesi di www.Board.Tv di Johnsons Web, emittente dal brand accattivante che si occupa di raccogliere materiale su snowboard, skateboard e surf. Si tratta di un prodotto fresco e originale, che pur inconsapevolmente, mostra l’ambizione di voler crescere diffondendo i propri contenuti su tanti altri canali e diverse piattaforme. Ce ne parla il CEO di Johnsons Web Marco Sampaoli.
Quando e perché nasce Board Tv? Qual è la mission di Board Tv?
Board Tv nasce nel 2008 da un’idea di alcuni publisher specializzati in action sport. Insieme abbiamo fondato la Johnsons Web, di cui Board.tv è il progetto più importante. La nostra missione è divulgare la cultura dei board sport, ed in particolare snowboard, skateboard e surf, ad un pubblico più vasto dei praticanti appassionati.
Come si articola il palinsesto di Board tv? Con quale periodicità aggiornate i contenuti?
Carichiamo mediamente due nuovi video al giorno, in buona parte prodotti dal nostro staff o dai freelance che collaborano con noi. Il palinsesto si genera automaticamente ogni giorno, tramite una serie di regole che abbiamo impostato nel nostro pannello di amministrazione.
Perché scegliere il mezzo di internet per diffondere i contenuti di Board Tv? I vostri contenuti sono trasmessi anche su canali satellitari o digitali terrestri? In caso contrario, avete mai pensato di proporvi agli operatori di rete locali come fornitori di contenuti?
Internet rappresenta un mezzo di comunicazione fondamentale per sport giovani come snowboard, skateboard e surf. Da qui è nata l’idea di creare Board Tv. A distanza di due anni dalla sua nascita, distribuiamo i nostri video, già impacchettati in format tv da 12 e 26 minuti, ad oltre 30 canali del digitale terrestre italiano.
Come descrivereste il web-spettatore di Board Tv? E’ possibile circoscrivere il vostro target?
Piuttosto eterogeneo, proprio grazie alla varietà dei praticanti dei nostri sport di riferimento. In generale persone dinamiche, sportive, predisposte a viaggiare e ad informarsi su internet. L’età è molto varia e può essere compresa tra i 10 e i 40 anni.
Se il citizen journalism è oggi un fondamentale contributo degli utenti alla pubblicazione di prodotti audio e video online, lo favorite in qualche modo?
Ovviamente siamo sempre disponibili a pubblicare contenuti video forniti dai nostri visitatori ed abbiamo anche creato delle rubriche dedicate ai video che riceviamo dal pubblico.
Di quante e quali figure professionali necessita Board Tv per realizzare e trasmettere i propri contenuti? Ci sono anche volontari che collaborano con Board Tv?
Più che volontari abbiamo dei “supporter” che ci aiutano nel loro tempo libero, assistendoci in alcune produzioni o mandandoci le loro. Il nostro staff è di 12 persone; si va dagli operatori video, ai montatori, dai giornalisti, ai grafici, per finire con i webmaster. Oltre ovviamente ai venditori di pubblicità.
Cosa ne pensate delle tv connesse ad internet? Potranno supportare la veicolazione dei vostri contenuti e diventare valide alternative alle piattaforme del DTT o del satellite?
Siamo in contatto con alcune di queste piattaforme a cui forniamo volentieri i nostri contenuti.
La raccolta pubblicitaria sul web sta crescendo negli ultimi anni? Come si sostiene Board Tv?
Con sponsorizzazioni, vendita di spazi pubblicitari e realizzazione di produzioni video su commissione.
Quanto al recente regolamento approvato dall’Agcom, pensate che possa essere utile per fare ordine nel settore delle produzioni web, siano esse radio o tv? Chi sorpassa i 100mila euro di fatturato può effettivamente divenire competitivo nei confronti dei contenuti diffusi con i mezzi tradizionali?
Il regolamento approvato da AGCOM non ci ha mai preoccupato, anche perché abbiamo sempre affrontato questo progetto nel modo più professionale possibile e, in un certo senso, questo regolamento tutela le realtà che hanno deciso di trasformare la propria web tv da un semplice hobby ad un’impresa. Il nostro budget di gestione è stato fin dal primo anno superiore ai 100mila euro, se pur spalmato sulle diverse attività che convogliano nel marchio Johnsons Web, ma sinceramente siamo ben lontani dal poterci considerare competitivi nei confronti dei media tradizionali. La nostra forza sta nella specializzazione e verticalità dei contenuti prodotti e distribuiti: in poco più di 2 anni abbiamo creato il più grande archivio video italiano di action sport e questo sicuramente è il nostro più grande valore.
(a cura di M.M. e D.A. per NL)