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Viacom ha licenziato nei giorni scorsi l’amministratore delegato Tom Freston, sostituendolo con Philipp Dauman, da tempo collaboratore della società.
Alla base dell’improvviso licenziamento di Freston sarebbero il calo della raccolta pubblicitaria della società e il mancato acquisto del sito Internet “MySpace”, che Freston si sarebbe fatto “soffiare” da Rupert Murdoch lo scorso anno.
La mossa del presidente di Viacom, il ‘mitico’ e imprevedibile Sumner Reditone non è stata premiata nell’immediato da Wall Street, soprattutto perché gli analisti temono che Dauman e l’altro nuovo ‘leader’ Thomas Doole non siano in grado di gestire una società complessa come Viacom. Invece gli analisti continuavano a considerare Freston un manager di ottimo livello e temono che le sue dimissioni improvvise e forzate possano provocare un peggioramento dei bilanci del terzo e del quarto quadrimestre. Merril Lynch, in seguito al licenziamento del manager ha abbassato il voto sul titolo Viacom a “Neutro”.
In effetti Freston è un manager con un curriculum di ottimo livello. Era stato nominato amministratore delegato di Viacom poco più di nove mesi fa (al momento dello scorporo delle attività radiotelevisive “mature” della CBS, per separarle da quelle in crescita come MTv, Nickelodeon e Vh-1 e dalle attività cinematografiche della Paramount). La leadership di Freston però ha coinciso con un calo della raccolta pubblicitaria e si è conclusa con la manifesta insoddisfazione di Redstone per l’operato dello stesso Freston.