Ancora una volta dedichiamo attenzione al ddl "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, nonché in materia di processo civile", collegato alla Finanziaria 2009, approvato dal Senato il 26 maggio, recante (tra le altre cose) la riforma del codice di procedura civile. Il comma 16 dell’art. 45 ("Modifiche al libro primo del codice di procedura civile") statuisce che "All’articolo 120 del codice di procedura civile, il primo comma è sostituito dal seguente: «Nei casi in cui la pubblicità della decisione di merito può contribuire a riparare il danno, compreso quello derivante per effetto di quanto previsto all’articolo 96, il giudice, su istanza di parte, può ordinarla a cura e spese del soccombente, mediante inserzione per estratto, ovvero mediante comunicazione, nelle forme specificamente indicate, in una o più testate giornalistiche, radiofoniche o televisive e in siti internet da lui designati». La radio, la televisione e Internet hanno raggiunto quindi la pari dignità dei giornali in tema di pubblicità dei provvedimenti giurisdizionali. Capiterà, quindi, di ascoltare alla radio o di vedere alla televisione il testo della decisione di processi civili con finalità riparatoria. Un indubbio segno di adeguamento ai tempi dell’attività giudiziaria.