In un momento tecnologico dove molti, tra cui anche lo stesso Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, lamentano la scarsa diffusione della tv digitale terrestre e ne reclamano la bassa qualità e la mancata innovazione dei contenuti, qualcuno si è proposto di fare il punto della situazione. E non solo sui canali del suddetto digitale terrestre. L’Osservatorio New Tv della School of Management del Politecnico di Milano ha infatti organizzato ieri un convegno in merito, presentando i risultati di una ricerca, attuata nel corso del 2007 e basata sull’analisi meticolosa di ben 1.500 canali relativi a tutte le diverse piattaforme digitali (DTT, IpTv, Mobile Tv, Sat Tv, Web Tv). L’Osservatorio, nella sede milanese, ha presentato gli obiettivi dello studio perseguito, sottolineandone alcuni in particolare: l’analisi critica di tutti i contenuti erogati in Italia attraverso le piattaforme digitali (effettuata sulla base di un censimento); la comparazione tra le diverse “nuove Tv” e l’offerta della Tv “tradizionale” secondo molteplici assi di analisi (tipologia di contenuti, modalità di fruizione, modalità di pagamento, ecc.); lo studio al dettaglio della “filiera”, investigando il ruolo, le strategie e i modelli di business dei diversi attori coinvolti, in relazione alle diverse piattaforme digitali; la conclusiva valutazione quantitativa del mercato, mediante la stima del valore della pubblicità e dei servizi premium erogati. La presentazione della ricerca, che non è ancora stata celebrata con una pubblicazione, si è conclusa con la formazione di alcune Tavole Rotonde, intorno alle quali si sono raccolti alcuni professionisti del settore tra cui responsabili o direttori dei gruppi Telecom Italia, Fastweb, Sky e Rcs. (Marco Menoncello per NL)