Fonte: Talkmedia (notizia da: Il Gazzettino)
Dall’operazione nasce un’unica grande radio d’ispirazione cristiana che si chiamerà “Blu Radio Veneto”. Farà sentire la sua voce nelle tre province di riferimento e oltre. Direttore designato è don Sandro Vigani, 47 anni, parroco a Trivignano alla periferia di Mestre e responsabile da cinque anni e mezzo dell’Ufficio delle comunicazioni sociali del Patriarcato di Venezia. Il sacerdote illustrerà il piano d’accorpamento delle tre radio domani mattina nella sala consiliare del Municipio di via Palazzo, a Mestre, in occasione del tradizionale incontro di fine gennaio tra il cardinale Angelo Scola e i giornalisti per la festa di San Francesco di Sales, patrono degli operatori dell’informazione. Per la circostanza interverrà anche Toni Capuozzo, inviato, vicedirettore del Tg5 e conduttore di “Terra”, che si confronterà con il prelato e i presenti sul tema “Informare quando cadono le frontiere ed i popoli si mescolano”.
La relazione formalizzerà la nascita della nuova emittente che avvia le prove tecniche da lunedì preparandosi ad andare a pieno regime con il palinsesto a partire da marzo. Blu Radio Veneto, dunque, metterà insieme le forze delle tre radio diocesane che perdono, così, la propria specificità per lasciare spazio a un contenitore più capiente. Spariscono GV Radio , a Venezia; Radio Vita, a Treviso; Di Radio , a Padova. GV Radio (fm 92 e 94,6), guidata dallo stesso don Sandro Vigani, era nata una decina d’anni fa sulla scia dell’esperienza di Radio Carpini San Marco, emittente della parrocchia di Carpenedo fondata da don Armando Trevisiol. Alla fine degli anni Novanta l’allora patriarca Marco Cè aveva chiesto che diventasse la nuova radio diocesana, sotto la direzione dell’Ufficio delle comunicazioni sociali e con una redazione nuova di zecca presso i locali del centro pastorale Papa Luciani, a Mestre. Radio Vita (fm 100,05) e Di Radio (fm 88,7) vantano una storia trentennale, hanno sede rispettivamente in via Longhin a Treviso e via Cernaia a Padova, e sono dirette, l’una, da monsignor Lucio Bonomo e, l’altra, da don Sandro Stefani.Le tre radio , secondo le indicazioni della Cei, già da qualche anno sono affiliate a Blusat 2000, il network della Chiesa cattolica italiana che cura parte dei programmi giornalieri per fasce orarie precise, in collaborazione diretta con le redazioni di Roma e di Milano. Sono, altresì, associate al circuito In Blu, emittente nazionale satellitare sorta nel 1998 che unisce in un’unica banca dati più di 200 radio locali diffuse sul territorio. L’operazione di fusione coinvolge, inoltre, l’emittente televisiva “Telechiara” con lo scopo di creare un unico grande network potenziato e capace di proporsi al pubblico in ogni settore della propria offerta: informazione, approfondimento, intrattenimento. Voci di corridoio dagli ambienti interessati fanno trapelare qualche preoccupazione per alcuni posti di lavoro che sono certamente destinati a un ricollocamento a breve, ma don Vigani assicura che nessuno perderà l’occupazione e anzi ci saranno nuove assunzioni per far decollare il progetto Blu Radio Veneto.