Nel dettaglio la Rai avrà sei canali (più due legati alla minoranza linguistica, in rispetto dell’attuale situazione in cui l’ente di Stato irradiava anche France 2 e il canale svizzero di lingua francese), Mediaset sei, Telecom Italia Broadcasting quattro, due All Music, uno ciascuno D-Free e La3. Respinte, almeno per il momento, le richieste di Sportitalia (che ha ancora un impianto analogico a Col de Courtil) e di Retecapri (che per cercare di ottenere una rete Sfn in Valle aveva comprato tempo fa un impianto a Plateau-Rosà).
Le locali, già poche di numero, si sono portate a casa una dozzina di canali: avranno due frequenze Tlc Telecampione, Studio Nord, Rete Saint Vincent (entrambe facenti capo a Mauro Pagliero) e Telecity Piemonte; un canale per Telestudio, Canale Italia, Retesette ed Editrice 21 Network. In sostanza tutti accontentati e senza grossi problemi.
Un particolare interesse resta comunque legato alla pianificazione aostana dal fatto di poter vincolare con queste scelte per le reti Sfn anche quanto accadrà a suo tempo in Piemonte, soprattutto per la postazione di Andrate Croce Serra, posta proprio tra Torino e l’ingresso della Valle d’Aosta: è evidente che i “numeri” (cioé le frequenze) dovranno essere le stesse.
Le postazioni pianificate sono 108: ora questo non vuol dire che tutte le emittenti creeranno reti Sfn così complesse (anche perché costerebbe un patrimonio), si tratta solo dell’elenco delle postazioni ‘asservite’ nella regione.
Oliviero Dellerba