Oltre 20.000 firme raccolte per l’abolizione del canone Rai: e’ il risultato della campagna nazionale lanciata oltre un anno fa dall’Utelit, l’associazione degli utenti televisivi, condivisa da Federcasalinghe e Conf Lavoratori, presentata stamani a Roma con l’iniziativa ‘La tua televisione’. Le firme saranno consegnate al premier Silvio Berlusconi in questi giorni.
‘Il canone Rai va abolito, e’ una tassa del 1938 – ha detto Rocco Monaco, presidente Utelit -, in un’epoca di indispensabile comunicazione tecnologica l’apparecchio televisivo deve essere considerato un bene di pubblica ed essenziale utilita’. Oramai, poi, il servizio pubblico lo svolge l’emittenza locale.
Chiediamo una tv di qualita’ e – aggiunge Monaco – anche maggiore attenzione alle categorie, come i ciechi e i sordi, che la Rai trascura’.
L’Utelit, oltre alle firme, ha raccolto in un ‘libro bianco’ anche gli 8000 commenti, considerazioni e sfoghi arrivati sul sito dell’associazione. ‘Il canone e’ una tassa iniqua che viene fatta pagare a tutti i cittadini indipendentemente dal reddito – ha sottolineato l’on Federica Rossi Gasparrini, presidente di Federcasalinghe -. La Rai, come servizio pubblico ha il compito di accrescere una coscienza collettiva del paese, di qui la sua legittimita’. Ma lo ha fatto?’ si chiede l’on Gasparrini che rilancia: ‘Saremmo anche disposti a pagare il canone ma nel suo vero valore che e’ di 0,22 euro, la parte restante e’ solo un sovrapprezzo. Questo e’ un arbitrio ed e’ un grave attacco all’intelligenza dei cittadini’. ‘La nostra partecipazione all’iniziativa – ha detto Giuseppe Carbone di Conf Lavoratori – e’ in linea con la nostra battaglia contro il depuramento continuo di intelligenze, capacita’ e curiosita”.
Il presidente dell’Utelit, Monaco ha poi lanciato un appello ai politici impegnati da mesi nell’elezione del presidente della commissione di Vigilanza Rai: ‘sarebbe importante che un rappresentante degli utenti televisivi sedesse nel consiglio di amministrazione della Rai, e lo farebbe a costo zero’.