I giudici della Corte d’Appello di Brescia hanno riconosciuto come malattia professionale il tumore al trigemino di un ex dirigente di una multinazionale, attribuendone l’insorgenza alle emissioni elettromagnetiche generate da un uso prolungato del cellulare, per lavoro.
Per il Codacons "si tratta di una sentenza molto importante e innovativa che apre la strada ad una possibile class action". "Se il Codacons, infatti, aveva già aperto per primo una strada alla via del risarcimento, costituendosi parte civile nel procedimento penale relativo alle famose antenne di Radio Vaticana e ottenendo la liquidazione del danno non patrimoniale e delle spese legali degli avvocati – si legge in una nota dell’associazione – nel caso di oggi si apre la via al risarcimento in campo professionale. Si tratta, infatti, della prima sentenza che stabilisce un rapporto diretto tra patologie lavorative e uso del telefonino. Se ci sono, quindi, consumatori che usano per molte ore al giorno il telefonino per esigenze professionali e ritengono che ci possa essere un collegamento con la malattia contratta, possono contattare gli uffici legali del Codacons per accertare la possibilità di un’azione legale".